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    Ambrosini: 'Milan, non sei inferiore al Manchester. Ma serve un'altra partita perfetta...'

    Ambrosini: 'Milan, non sei inferiore al Manchester. Ma serve un'altra partita perfetta...'

    Centrocampista del Milan, club in cui ha vinto tutto, Massimo Ambrosini era in campo nella notte contro il Manchester United, sotto la pioggia milanese, agli ordini di Ancelotti, nell'ultimo atto prima della vendetta di Atene. Protagonista di quel 3-0 noto a tutti come 'La Partita Perfetta', l'ex 23 rossonero parla a la Gazzetta dello Sport: "La prima cosa che mi viene in mente? Quando siamo usciti per il riscaldamento, San Siro era stracolmo, sono riuscito a godermi lo spettacolo degli spalti e a emozionarmi realmente mettendo da parte per qualche minuto lo stress della partita. Un’alchimia speciale anche perché continuo a pensare che il 3-2 preso all’ultimo secondo all’andata fu la miccia per fare esplodere ciò che è successo al ritorno. Senza quel gol non saremmo arrivati così carichi. Perché la partita perfetta? Perché ci eravamo presentati nelle migliori condizioni possibili. Abbiamo vinto ogni duello, come squadra non c’è stata partita e quando a livello tecnico indovini un paio di scelte che indirizzano la partita, tutto va in discesa. E poi, il pubblico. Ragazzi, giocare a San Siro in quelle condizioni non è facile. Per gli altri...". 

    KAKA' - "Era al top. Aveva la percezione della sua forza, una condizione tecnica straripante e una squadra che lo sorreggeva. Unisci tutto ciò e viene fuori il Pallone d’oro. Il mio 8,5 in pagella? Mi vengono i brividi a risentire queste cose. Ci sono momenti nella carriera in cui devi saper cogliere l’attimo, quelle sono state partite magari più adatte alle mie caratteristiche. All’andata giocai una gara tosta, al ritorno fu impreziosita dall’assist a Gilardino". 

    UNITED-MILAN ORA - "Il Manchester è cambiato da quando è arrivato Bruno Fernandes. È una squadra pratica, che come il Milan ha trovato compattezza e permette ai giocatori di qualità di esprimersi. Occhio anche a Martial e Greenwood, un talento. E poi Rashford: ha grande qualità ma si è fatto male nel derby vinto con il City... Lo United accetta partite di sacrificio, non vuole dominare per forza. Il Milan non deve concedere campo ai loro uomini di qualità. Deve riuscire a mantenere il controllo della situazione consapevole di non essere inferiore dal punto di vista tecnico e del palleggio. I quarti? Il Milan non è inferiore: se la può giocare a prescindere dai tanti infortunati". 

    SU KESSIE - "Dominante nella tranquillità. Sembra che non faccia fatica. Credo abbia sbagliato tre tempi. Un’evoluzione notevole, che parte dallo strapotere fisico, al quale ha abbinato un’ottima gestione del pallone. È l’anima alla quale tutti si aggrappano quando non c’è Ibra". 

    I RINNOVI - "Il rinnovo di Donnarumma è imprescindibile, è la priorità. Gigio ha portato svariati punti al Milan, la sua eventuale sostituzione sarebbe un grosso problema perché in giro ragazzi così non ce ne sono. Calha l’ho sempre difeso anche quando non andava bene, nel mio progetto c’è. Ma per Gigio farei di tutto".

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