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    Ambrosini: 'Milan, Montella deve rinnovare. Per Locatelli qualche panchina non fa male, i cinesi...'

    Ambrosini: 'Milan, Montella deve rinnovare. Per Locatelli qualche panchina non fa male, i cinesi...'

    Massimo Ambrosini, doppio ex di Milan e Fiorentina, ha concesso una intervista a Tuttosport. Diverse le tematiche affrontate a partire da Vincenzo Montella: “E’ giusto che sia così, ma credo che ci voglia un progetto a medio-lungo termine e dunque mi aspetto che la nuova proprietà si sieda a un tavolo con Vincenzo per affrontare le strategie e soprattutto parli con lui del prolungamento di contratto che scadrà nel 2018. Non penso possano ripartire la prossima stagione col tecnico in scadenza. Ha ridato autostima a un gruppo che veniva da momenti difficili, è riuscito a dare un'identità grazie alle sue idee. Il Milan ha provato a proporre qualcosa, i meriti di Montella sono evidenti. Inoltre, non va dimenticato, viene da due sessioni di mercato in cui non ha ricevuto nulla di quello che avrebbe probabilmente voluto. Di Montella mi ha colpito la voglia di andare a imporre le proprie idee ovunque, di giocare senza farsi intimorire dall'avversario. Vedo questo processo anche nel Milan e, nonostante alcuni errori da limare, è giusto che Montella insista col suo progetto. Fermo restando che i margini di crescita della squadra dipenderanno da quello che saprà fare la nuova proprietà perché è impensabile che questa rosa possa lottare per la Champions”.

    SULLA CESSIONE AI CINESI E BERLUSCONI: "L'addio di Berlusconi è una sensazione molto strana, anche se abbiamo avuto un discreto tempo per abituarci. Però penso soprattutto a Galliani, non riesco a immaginare cosa gli passerà nella testa durante la partita. Cosa auguro al nuovo Milan cinese? Che le persone scelte siano all'altezza della storia del club”.

    SUL MOMENTO DI LOCATELLI: "“Locatelli ha avuto la fortuna di giocare alla grande le sue prime due partite, così si è conquistato il posto, ma poi ha dovuto accelerare il suo processo di crescita e questo non è stato positivo. Non è facile ritrovarsi a 18 anni titolare nel Milan ed è illogico chiedergli di prendere le redini del gioco con prestazioni continue di alto livello. E' giusto che migliori, ma se dovesse sedersi in panchina per due gare, non morirebbe nessuno. Anzi, potrebbe servirgli per scaricare la tensione. In fondo ci siamo passati tutti da qualche panchina”.

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