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Amazon, Google, Facebook e non solo: approvata la Direttiva Dac7: sanzioni, rischi e come circoleranno i dati fiscali
Il rischio di esimersi da tale procedura prevede delle sanzioni che potrebbero arrivare fino al negato accesso al mercato europeo. A tal proposito, le autorità fiscali avranno l’obbligo di condividere le informazioni in modo tale che le entrate dei venditori UE siano comunicate alle autorità competenti. In altre parole, le autorità fiscali di quel Paese potranno controllare le informazioni anche nel caso in cui la piattaforma non sia presente in quel dato Stato.
I dati che le piattaforme sono tenute a comunicare sono: nome, cognome, codice fiscale, partita Iva dell’utilizzatore della piattaforma, la denominazione sociale in caso di persona giuridica ed infine l’ammontare dei corrispettivi pagati o accreditati in ciascuno dei periodi che son stati presi di mira nel monitoraggio.
Piattaforme come Amazon, Facebook e Google saranno, inoltre, tenute allo scambio di informazioni legate al fisco sull’affitto di beni immobili, fornitura di servizi, affitto di mezzi di trasporto, vendita di beni e attività di crowdfunding. Nel caso di piattaforme, come ad esempio Airbnb, il dovere della suddetta è legato alla comunicazione degli indirizzi degli immobili, i dati catastali o ancora, il numero di giorni di affitto e più in generale la tipologia dell’immobile.