Amauri nì, niente Juve per Palombo
Accordo con la Roma: un milione per il prestito e riscatto senza obbligo fissato tra 7 e 8.
Borriello è a un passo dalla Juve.
L'uomo che, una volta tanto nella sua vita, disse di no a una Signora, stavolta ha detto sì alla Juve, e a giorni otterrà il nulla osta dalla Roma, sua attuale compagna: Marco Borriello, 29 anni, è infatti a un passo dai bianconeri, con i quali potrebbe volare già a Dubai, il 30 dicembre. Sempre che alle parole, seguano i fatti tra oggi e domani, quando i due club si vedranno per mettere l’affare nero su bianco: alle condizioni pianificate dall’ad juventino Beppe Marotta, da tempo. Altrimenti, tanti saluti: dunque, massimo un milione di euro per il prestito, ma l’offerta Juve parte da 500.000 euro, e riscatto (senza obbligo), tra i sette e gli otto milioni.
La Roma, ormai, è inclinata al sì, nonostante abbia pagato l’attaccante dieci milioni, solo l’estate scorsa. Il guaio è che Borriello è fuori dai progetti di Luis Enrique, come testimoniato dalla telemetria della stagione: sette presenza, solo due da titolare, per 206 minuti sul prato. Ci sarebbero anche ragioni di taglio delle spese, per via della retribuzione, vicino ai quattro milioni, netti. A questo punto, il trasferimento potrebbe sfumare solo per l’inserimento dell’Olympique Marsiglia, alla disperata ricerca di un attaccante: pure a casa di Didier Deschamps, però, l’offerta non va oltre il prestito, e allora la Juve resta l’indirizzo più gradito, a società e giocatore. Molto meno, pare, ai suoi prossimi tifosi, almeno sondando le opinioni sui forum bianconeri. A ieri, un sondaggio su vecchiasignora.com, una delle più frequentate comunità on line bianconere, i risultati del sondaggio erano da divieto d’ingresso: l’84% dei tifosi (oltre 1500 voti) diceva no all’arrivo di Borriello, contro un 12% di favorevoli. «Vada da Maria De Filippi e non rompa le scatole a noi. Chi rifiuta la Juve, la nostra maglia non deve indossarla», uno dei commenti meno offensivi sul web. In realtà, il gran rifiuto, un anno e mezzo fa, Borriello l’oppose alla formula dell’accordo e non alla bandiera: all’epoca, come ora, la Juve offriva il prestito secco, la Roma invece l’affitto con obbligo di riscatto. E l’attaccante si disse contrario al noleggio, per mancanza di fiducia. L’accetterà adesso, perché in giallorosso non vuole (e può) più stare. Detto che l’utilizzo scadrà a giugno, perché lì la Juve vuol ingaggiare un attaccante di livello europeo (Higuain su tutti), potrebbe essere un buon affare. Conte ha chiesto una prima punta per completare l’arsenale, insieme a Matri, Vucinic e Quagliarella. Nell’assetto ormai prescelto, il 4-3-3, Alex Del Piero non ha infatti specifico mestiere, né punta centrale né esterno, e così è catalogato jolly, di partita in partita. A parte la tenuta dal punto di vista comportamentale, rivedibile, Borriello ha di certo i colpi per stare ad alto livello: mostrati con il Genoa, (19 gol in 35 partite, 2007/08) e con il Milan (14 in 29 gare, 2009/10). Ottenendolo con modica somma, il colpo non sarebbe male. E la Juve tenterà di farlo, non volendo rischiare, tra infortuni e squalifiche, di dover pescare in Primavera, come successe a Gigi Del Neri.
Là davanti bisognerà dunque sfoltire la popolazione, visto che Amauri, Iaquinta e Toni sono praticamente inutilizzati (ma costano). Fino a prima di Natale, l’italo-brasiliano era vicino al Genoa, ma poi pare abbia nicchiato sul triennale, tanto da far dirottare Preziosi su Gilardino. Sull’asse Torino-Genova, ma casello Doria, è invece quasi sfumato Angelo Palombo, da settimane a un centimetro dai bianconeri (e avrebbe fatto comodo): ora in pole sono spuntate Fiorentina e Roma. Per sigillare la difesa, nel frattempo, si continua a trattare Martin Caceres, antica intuizione dell’allora ds Alessio Secco: come capitò con il Barcellona, si dovrà però lottare sull’ammontare del riscatto, che il Siviglia vuole sui 12 milioni. Tanti.