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Altro che sorpasso, l'Inter fa peggio del Milan: Inzaghi in crisi in tutti i reparti, lezione di calcio dal Sassuolo!
E’ vero che la squadra di Inzaghi deve recuperare una partita a Bologna, ma continuando così non deve illudersi, perché il suo ultimo e soffertissimo successo è stato il 2-1 sul Venezia, al quale sono seguite due sconfitte consecutive in casa, nel derby e ieri, a cavallo del pareggio, comunque preziosissimo, a Napoli. Un punto in tre partite è sinonimo di crisi, perché l’Inter sbanda in tutti i reparti: in difesa dove Handanovic ha nuove responsabilità sul primo gol, alle spalle degli incerti Skriniar, De Vrij e Dimarco, in mezzo al campo dove Calhanoglu è tornato ai suoi bassi livelli del Milan e in attacco, dove Lautaro non vede più la porta. I demeriti dell’Inter non devono però far passare in secondo piano i grandi meriti del Sassuolo, che ha già battuto in trasferta anche le altre due grandi storiche del nostro calcio, prima la Juventus e poi il Milan. Questo terzo successo di lusso vale ancora di più dei precedenti perché la squadra emiliana, che sfiora più volte il 3-0, gioca una partita perfetta dando un’autentica lezione di calcio ai campioni d’Italia.
APPROCCIO SBAGLIATO Non bastano le assenze degli squalificati Bastoni e Brozovic, e di Dzeko inizialmente in panchina, per giustificare il pessimo primo tempo dell’Inter che all’intervallo perde 2-0 e può persino considerarsi fortunata perché dopo i gol di Raspadori e Scamacca, soltanto la traversa nega la rete a Berardi, terzo gioiello italiano, di Italiano e della premiata scuderia Sassuolo. Forse perché da ieri sera, dopo il mezzo passo falso del Milan a Salerno, si parlava del sorpasso dei nerazzurri sui rossoneri, la squadra di Inzaghi va in campo con la presunzione di poter vincere facilmente. E’ il tipico esempio di approccio sbagliato, che nella maggioranza dei casi si paga. E questo appunto è uno dei casi, perché il Sassuolo parte meglio e raccoglie subito il frutto della propria iniziale superiorità. CAMPANELLO TRAORE’ Senza l’obbligo di dover vincere a tutti i costi, la squadra di Italiano sfiora il vantaggio dopo appena 48 secondi quando Traorè vola indisturbato sulla sinistra e calcia fuori di poco. Classico campanello d’allarme che i nerazzurri non raccolgono, perché pasticciano in mezzo al campo dove Barella si trova a disagio nel ruolo di vice-Brozovic tra Gagliardini e Calhanoglu. E così Berardi può fare ripartire l’azione in velocità, sfruttando proprio un difettoso controllo del turco per smarcare Raspadori pronto a battere l’incerto Handanovic. Sono passati 8’ ed è il gol numero 8, tutti su azione, per l’attaccante neroverde al centro del tridente completato da Berardi e Traorè alle spalle della prima punta Scamacca. RADDOPPIO SCAMACCA Colpita, ma non ancora affondata, l’Inter fatica a reagire perché i due esterni Darmian e Perisic non riescono mai ad andare sul fondo per smarcare Sanchez e Lautaro. Per trovare un tiro dei nerazzurri nello specchio della porta bisogna aspettare il 18’ quando Sanchez prova invano a battere Consigli con una conclusione debole e centrale. Troppo poco per spaventare il Sassuolo che non si accontenta di gestire il meritato vantaggio, ripartendo in velocità. E proprio il cambio di ritmo è la grande differenza tra le due squadre che premia per la seconda volta il Sassuolo. Traorè fa di nuovo il vuoto sulla sinistra e crossa al centro dove Scamacca devia alla perfezione di testa, sfruttando la libertà concessagli da Dimarco, che fa così rimpiangere il titolare Bastoni.
RISVEGLIO TARDIVO Sotto di due gol in meno di mezz’ora, l’Inter si risveglia in ritardo dal suo torpore anche se la sua è una reazione frutto più dell’orgoglio e dei nervi che del gioco. Skriniar di testa e poi Gagliardini da fuori area esaltano i riflessi di Consigli e al resto provvedono i due centrali Ayhan e Chiriches, che anticipano regolarmente Sanchez e Lautaro. E così, invece di arrivare il primo gol dell’Inter, per poco non arriva il terzo del Sassuolo quando Berardi evita Dimarco e mira l’angolino, colpendo in pieno la traversa.
NUOVO MODULO Evitato il naufragio, Inzaghi decide di cambiare modulo nell’intervallo. Fuori Darmian e Gagliardini, ecco Dumfries per dare più spinta sulla destra e soprattutto Dzeko che affianca Lautaro, mentre Sanchez arretra come trequartista nel nuovo 3-4-1-2. Più ancora del nuovo modulo conta lo spirito con cui l’Inter riprende a giocare. Perisic si scatena sulla sinistra e libera Dzeko che nel giro di pochi minuti ha un paio di occasioni per segnare, ma tutte e due le volte Consigli si supera negandogli il gol. Il tempo passa e la pressione dell’Inter produce più fumo che arrosto. ANCORA SASSUOLO Ci provano tutti, ancora Skriniar e poi Lautaro, ma ogni volta che il Sassuolo riparte sono dolori. Raspadori sfiora due volte il 3-0, prima con un diagonale fuori di poco poi con un bel pallonetto che Handanovic riesce a intercettare riscattando l’incertezza sul primo gol. E allora Inzaghi si gioca le ultime carte, togliendo il deludente Calhanoglu e stranamente il più vivace Perisic, puntando sulla freschezza di Vidal e D’Ambrosio. Come non detto, però, perché il Sassuolo gioca una partita perfetta e continua a pungere anche con gli ultimi arrivati Enrique e Defrel, inseriti al posto di Frattesi e Scamacca.
TIFOSI DA SCUDETTO Rimangono 4’ di speranza all’Inter per acciuffare un clamoroso, ma immeritato, pareggio nel recupero e il gol di testa di De Vrij al 93’ sembra l’alba di un’impresa. Sembra, perché il controllo del Var spegne anche questa fiammella di speranza, per un precedente fallo di Demarco. E così, quando cala il sipario dopo il recupero del recupero, bisogna soltanto applaudire il Sassuolo, come fanno con grande sportività i tifosi nerazzurri, che meritano il primo posto in classifica più di Handanovic e compagni.
:(actionzone) IL TABELLINO
Inter-Sassuolo: 0-2
Marcatori: 8’ Raspadori, 26’ Scamacca
Assist: 8’ Berardi, 26’ Traore
Inter (3-5-2): Handanovic; Skriniar, de Vrij, Dimarco; Darmian (dal 1’ s.t. Dumfries), Gagliardini (dal 1’ s.t. Dzeko), Barella, Calhanoglu (dal 33’ s.t. Vidal), Perisic (dal 33’ s.t. D’Ambrosio); Sanchez, Lautaro.
Sassuolo (4-2-3-1): Consigli; Muldur, Chiriches, Ayhan (dal 1’ s.t. Ruan), Kyriakopoulos; Frattesi (dal 25’ s.t. Matheus Henrique), M. Lopez; Berardi (dal 44’ s.t. Peluso), Raspadori, Traoré; Scamacca (dal 25’ s.t. Defrel).
Ammoniti: Raspadori (S), Muldur (S), D’Ambrosio (I)
Espulsi:
Arbitro: Francesco Fourneau (della Sezione di Roma 1)
VAR & AVAR: Valeri, Longo