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    Altro che gli assist di Maignan: in Germania c'è un portiere che fa il regista!

    Altro che gli assist di Maignan: in Germania c'è un portiere che fa il regista!

    • Fausto Vassoney
    Il "gioco da dietro", quella tendenza sempre più diffusa a costruire le azioni offensive partendo da un fraseggio accentuato in zona difensiva, spesso coinvolgendo anche il portiere, per stanare gli avversari e allargare gli spazi di manovra. In questa cornice si inserisce la particolare posizione di Dominik Reimann, portiere che gioca in Zweite Liga (la 2a divisione tedesca) e lo fa in maniera a dir poco rivoluzionaria. Un portiere-regista si potrebbe dire

    'UN CENTROCAMPISTA IN PIU' - Il tema dei portieri dai piedi buoni si colloca perfettamente nell'attualità della Serie A, dove Mike Maignan ha da poco messo a segno un altro dei suoi assist, con un lancio lungo perfettamente calibrato per il gol di Pulisic a San Siro contro il Frosinone. "Abbiamo un centrocampista in più" aveva scritto Leao in una storia Instagram con riferimento all'estremo difensore francese, proprio per celebrare le capacità del numero 1 del Milan nel fornire assist (il 3° da quando è in Italia). Forse Maignan prima di diventare un centrocampista un po' di strada dovrà farla, magari prendendo spunto da chi non solo si avventura nel gioco coi piedi, ma lo fa da vero e proprio giocatore di movimento. Per farlo, basta spostare lo sguardo in Germania.

    MAIGNAN ASSISTMAN A SORPRESA: I PRECEDENTI


    REIMANN IL REGISTA - Gettando l'occhio sulla Zweite Bundesliga non si può non notare il Magdeburgo guidato da Christian Titz, allenatore tedesco che in fase di possesso ama giocare in 11, ma proprio in 11. Sfruttando a pieno tutti gli effettivi. Un portiere che partecipa alla manovra, cosa c'è di nuovo si chiederà qualcuno? Se non fosse che Dominik Reimann, portiere dei tedeschi, quando il Magdeburgo porta palla, si alza sulla linea dei difensori e gestisce il gioco da vero regista, lasciando la porta sguarnita alle sue spalle. I centrali si aprono e Reimann, senza paura, avanza fino sfiorare il cerchio di centrocampo.
    COME GIOCA? - La maggioranza dei passaggi che Reimann riesce a completare nel suo modo di partecipare al gioco è rappresentata da passaggi verso l'esterno del campo, ricevendo da un centrale e girando la palla sul lato opposto. Ma non mancano assolutamente le occasioni in cui si avventura in passaggi verticali, andando a pescare i centrocampisti che si abbassano a ricevere palla. Anzi, in molte occasioni, considerata anche la buona visione di gioco e le capacità di rinvio tipiche di un portiere, Reimann tenta il lancio lungo "alla Maignan" dando un importante contributo alla creazione di occasioni offensive. 
    RICHIOSO, MA... - Uno stile di gioco, quello proposto dalla squadra di Christian Titz, che si propone come estremizzazione del gioco corale che passa per il portiere, ma che indubbiamente porta con sé un qualcosa di rivoluzionario. Ovviamente, un atteggiamento così spavaldo non può che essere accompagnato da diversi rischi, che però, non sembrano incidere in negativo sui gol subiti dal Magdeburgo. Si nota infatti che Reimann è bravo a non spingersi avanti quando le circostanze non lo richiedono, mentre sa osare per provare a scatenare un'azione pericolosa quando si apre uno spiraglio. Insomma, se quella di Titz si propone come un'idea di gioco che lancia uno sguardo al futuro, le qualità di Reimann sono quelle di un prototipo del portiere 2.0. Inevitabile chiedersi che effetto potrebbe avere un  atteggiamento così particolare se applicato a campionati di primo livello, dove i portieri dai piedi buoni sicuramente non mancano. E' incoscienza o avanguardia? 

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