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    Altro che fair play, Redknapp sull'ex Lazio Di Canio: 'Volevamo ucciderlo'

    Altro che fair play, Redknapp sull'ex Lazio Di Canio: 'Volevamo ucciderlo'

    Un gesto di fair play, quello che ha reso famoso in tutto il mondo l'ex Lazio Paolo Di Canio, che in quel momento non era stato molto apprezzato dai suoi compagni di squadra. Alla vigilia di West Ham-Everton, parla all’Alan Brazil Sports Breakfast Show Harry Redknapp, l’allora allenatore degli Hammers. Che non la prese bene.

    DI CANIO - Il 18 dicembre del 2000, Toffees e Hammers sono in campo, la partita è tesa. Il portiere dell'Everton rimane a terra, Di Canio, invece di segnare, ferma il pallone con le mano indicando l'avversario infortunato. Redknapp non era affatto contento: “Oh, mio Dio! Il giorno in cui ha preso quella palla con l’Everton per far soccorrere Paul Gerrard… Sono uscito dal campo a fine partita con un’espressione che sembrava dire ‘cosa ha fatto?’. Stuart Pearce arriva come un fulmine negli spogliatoi e mi dice: ‘Tenetemelo lontano eh. Altrimenti lo ammazzo, gli strappo via la testa!’. Due minuti dopo avevo l’intervista in diretta su Sky e il giornalista mi ha detto: ‘che grande giornata per il calcio! Devi essere proprio fiero di lui!’ e io: ‘beh, sì, certo, meraviglioso!’ ma in realtà lo volevamo tutti quanti uccidere"

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