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    Milan, altro che Champions: devi guardarti le spalle!

    Milan, altro che Champions: devi guardarti le spalle!

    • Daniele Longo
    Sprofondo rossonero. Il Milan perde  all'Olimpico, contro una Roma incerottata, la quinta partita su nove disputate. Numeri che fanno preoccupare, se non rabbrividire: i rossoneri sono attualmente dodicesimi a sole tre lunghezze dal Brescia terz'ultimo. E ora il calendario fa anche paura: nelle prossime quattro partite il Diavolo è atteso dalle due sfide casalinghe contro Spal e Lazio prima di affrontare due partite sulla carta proibitive come quelle con Juventus e Napoli.  



    MILAN INTIMORITO - Il Milan è una squadra soporifera, si culla solo sulle accelerazioni di Hernandez e su qualche lampo di Calhanoglu. La sensazione è che viva sempre con il terrore dello sbaglio: solo così si possono motivare gli innumerevoli errori individuali. Dove non arrivano gli avversari, ci pensano gli stessi giocatori rossoneri a farsi del male da soli: da Calabria che consegna il pallone a Dzeko che costa il 2-1, ai troppi passaggi in zona difensiva caratterizzati dall'approssimazione. Non poteva essere tutta responsabilità di Giampaolo il disastroso avvio, non si possono attendere miracoli da Pioli se il Diavolo è una formazione sopravvalutata e senza personalità. Giusto cercare di mantenere alta la competitività del gruppo, parlando anche di obiettivo Champions League. Perchè la classifica è ancora corta e perchè le concorrenti non corrono. Ma la realtà dei fatti vede una squadra che deve iniziare a guardare le spalle per non trovarsi in una situazione di classifica preoccupante. 

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