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  • Altintop e Kluivert, grazie! La finale di Champions non è più un sogno per le italiane

    Altintop e Kluivert, grazie! La finale di Champions non è più un sogno per le italiane

    • Andrea Distaso
    Le mani di Hamit Altintop e di Patrick Kluivert ce le ricorderemo per tantissimo tempo. Perché un giorno, forse, potremo dire che saranno state le artefici di una delle storie più incredibili della Champions League. Di sicuro dei sorteggi e pure del calcio italiano, rassegnato all'ipotesi peggiore di tre accoppiamenti di fuoco contro le big d'Europa e che invece intravede la clamorosa occasione di riportare una sua rappresentante nella finalissima del prossimo 10 giugno ad Istanbul. Una circostanza che non si verifica dal 2017, quando la Juventus di Allegri sfidò il Real Madrid a Cardiff.

    COME LA ROMA - Affinché si ripeta, è necessario soprattutto che l'Inter "faccia il proprio dovere" eliminando l'unico ed ultimo ostacolo verso la realizzazione del grande sogno: il Benfica forgiato dal presidente Manuel Rui Costa, ex campione di Fiorentina e Milan, trascinato in campo dalla meteora nerazzurra Joao Mario e castigatore nella fase a gironi della Juventus, poi retrocessa in Europa League. Ma dall'urna di Nyon è arrivata già una prima bellissima notizia per la tanto bistrattata Serie A e per le nostre squadre: per la prima volta dalla stagione 2017/2018, l'Italia tornerà ad occupare un posto fra le migliori quattro d'Europa. Milan o Napoli eguaglierebbero il grande risultato della Roma di Eusebio Di Francesco, fermatasi ad un passo dall'incredibile rimonta sul Liverpool di Klopp dopo aver già ribaltato all'Olimpico, nel turno precedente, il Barcellona di Messi. 

    IL PRECEDENTE DEL 2005 - Le mani di Altintop e Kluivert, ricordiamocele. Perché se il primo dei due è stato spesso comprimario nei duelli di Champions League contro le nostre squadre - tolto un gol al Milan in una partita della fase a gironi dell'edizione 2005/2006 - il secondo ha strappato addirittura una coppa ai rossoneri nella finale di Vienna del 1995. Eppure, con le sue mani potrebbero aver determinato un pezzo di destino del nostro calcio nella massima competizione del Continente: l'ultima volta che due formazioni di Serie A si sfidarono in un quarto di Champions (correva l'anno 2005, era Milan-Inter) la finale si disputava proprio all'Ataturk di Istanbul. Con una delle nostre lì a giocarsela.

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