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    Allegri vuole portare Cerci al Milan

    Allegri vuole portare Cerci al Milan

    Dopo la chiamata di Silvio, lunedì vertice per il rinnovo.
    Allegri, chi Cerci? Se resta al Milan chiede rinforzi: primo, il torinista.
    Adriano Galliani, che ha una mente portata al marketing, la butta in spot: «Una telefonata allunga la vita». L'allusione è alla chiamata di Berlusconi, che ha rincuorato Massimiliano Allegri dopo le tante indiscrezioni che hanno movimentato le ultime settimane. Nulla è ancora deciso, ma se il Milan conquisterà la certezza aritmetica del terzo posto domenica contro la Roma, già lunedì amministratore delegato e allenatore potrebbero vedersi e sciogliere le ultime riserve.

    Serenità - Allegri chiederà garanzie di stabilità e soprattutto serenità per lavorare anche nella prossima stagione con una squadra che deve ancora crescere. Galliani porrà i suoi paletti. Berlusconi come sempre ha delegato il suo braccio destro, e il braccio destro è sempre stato il primo elettore di Allegri, anche per mancanza di alternative valide. E anche Allegri ritiene che al Milan ci sia spazio per continuare a costruire, anche se altrove, tipo alla Roma, c'è una rosa giovane e di qualità. Insomma, dopo la terza stagione insieme forse non c'è più la passione degli inizi, ma il matrimonio fra Allegri e Milan dovrebbe continuare per interesse reciproco. E spesso i matrimoni d'interesse sono i più solidi.

    Contratto - A meno di tracolli in classifica poco probabili a due tappe dalla fine, il Milan darà fiducia al suo attuale allenatore. Poi, anche Allegri dovrà dire la sua, perché dopo tanti mesi sui chiodi il fachiro si è stancato. Ma una chiacchierata a risultati acquisiti con Galliani gli chiarirà definitivamente le idee. «Allegri deve sentirsi libero di fare quello che vuole», ha detto lapidario Pirlo, il grande emigrante degli ultimi anni. Libero, nonostante l'anno di contratto che resta, Allegri lo sarà se lo chiederà, perché Galliani è troppo esperto per non sapere che non è logico trattenere chi vuole fare le valigie. Al momento la situazione è fluida: Allegri ha sempre dichiarato di non voler parlare del futuro prima del raggiungimento di un traguardo che lui ritiene importante quanto uno scudetto, viste le condizioni iniziali. E questo è un punto di vista notevolmente diverso da quello della società. Col terzo posto in tasca, ognuno potrà porre le sue condizioni, e un divorzio a questo punto è meno probabile. Sempre che Galliani non si rifiuti di allungare di un anno il contratto del tecnico, dopo che la telefonata di Berlusconi gli ha allungato la vita.

    Tridente futuro - Se resterà, Allegri avrà rinforzi. Il nome del difensore è quello di sempre: Davide Astori, uno dei suoi pupilli a Cagliari. Il Milan comincerà la trattativa per riscattare Zapata dal Villareal, ma il colpo che metterebbe tutti d'accordo è Alessio Cerci, in comproprietà fra Torino e Fiorentina. Cerci piace a Galliani, Allegri e all'Inter: il primo derby è assicurato. Con Cerci, il Milan potrebbe completare un tridente che rappresenta il futuro azzurro. Sulla lista della spesa del Milan sembra già esserci accordo, ma non basta. Per ripartire di slancio, il tecnico ha bisogno di ricche dosi di fiducia. Che Berlusconi ha regalato via telefono, ma i racconti di Squinzi sulle battute dei mesi scorsi potrebbero ricordare ad Allegri quanto tutto sia mobile. E variabile.


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