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    Allegri, tutto in una notte. Gli scenari del dopo Malaga: Tassotti unica certezza

    Allegri, tutto in una notte. Gli scenari del dopo Malaga: Tassotti unica certezza

    • Gianluca Minchiotti

    La trasferta di Champions League di domani sera sul campo del Malaga rischia di diventare uno spartiacque decisivo per la stagione del Milan e per la carriera del suo tecnico, Massimiliano Allegri.

    In caso di vittoria, il tecnico livornese conserverebbe la sua panchina, che resterebbe comunque in bilico. E la stessa cosa potrebbe avvenire anche se i rossoneri tornassero dalla Spagna con un pareggio in tasca.
     
    Ma in caso di sconfitta, che sarebbe la terza di fila dopo quelle con l'Inter e la Lazio, non c'è dubbio che la situazione potrebbe precipitare. E l'esonero di Allegri potrebbe avvenire nel giro di poche ore.  
     
    Ma chi potrebbe sedersi sulla panchina del club di via Turati a partire da sabato, quando il Milan affronterà il Genoa a San Siro? Gli scenari che si prospettano sono tanti e diversi tra loro, a riprova del fatto che la società Milan non stia vivendo un periodo felicissimo anche dal punto di vista delle strategie societarie. 
     
    Scenario 'interno' (60%): Allegri saluta e al suo posto viene promosso Mauro Tassotti, ormai storico vice di tanti allenatori rossoneri.
     
    Scenario 'grande ex' (35%): Silvio Berlusconi e Adriano Galliani affidano la panchina a un grande ex rossonero. I nomi più gettonati sono quelli di Billy Costacurta, attuale commentatore televiso, ultima esperienza come allenatore al Mantova nel 2008-09, di Gennaro Gattuso, al momento giocatore del Sion, e di Filippo Inzaghi, attualmente impegnato come allenatore degli Allievi Nazionali del Milan. Ma c'è anche una voce relativa a un clamoroso ritorno al Milan di Paolo Maldini. Va da sé che a ognuno di questi tecnici verrebbe sempre affiancato, come vice, Mauro Tassotti.
     
    Scenario 'a sorpresa' (5%): le probabilità sono poche, soprattutto per questioni economiche, ma concediamo una piccola percentuale anche per un nome a sorpresa, fuori dagli schemi, in stile Berlusconi anni '80 e '90, quando l'ex Premier scoprì Arrigo Sacchi e inventò Fabio Capello nel ruolo di allenatore.
     
    In ogni caso, per concludere, appare scontato che qualsiasi soluzione possa essere adottata nei prossimi giorni, in caso di emergenza, sarebbe provvisoria, in attesa di un nome nuovo e importante per la stagione 2013-14. E per la prossima stagione i nomi sono solo tre: Pep Guardiola (al momento a New York, in anno sabbatico, percentuale 10%); Luciano Spalletti (attuale tecnico dello Zenit, già cercato dal Milan in passato, percentuale 40%); Marco Van Basten (ora sulla panchina dell'Heerenveen, percentuale 50%). 

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