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Juve, Allegri torna a Torino. Al via l'era Max II: il primo vertice, il mercato e il futuro di Ronaldo
CR7 O DYBALA. Era già chiaro due anni fa ad Allegri, per continuare a crescere la Juve avrebbe avuto bisogno di trovare la forza per dire subito basta a Ronaldo. In quell'occasione perse lui, vinse Fabio Paratici e la sua linea. Ora è tutto cambiato, Paratici ha già detto addio, Ronaldo forse lo seguirà. Il programma, almeno, è questo. Tocca a Jorge Mendes imbastire una soluzione. Con lo United se ne parla e se ne riparlerà, chissà che non possano intrecciarsi gli interessi con Paul Pogba. C'è il Psg in agguato, nel caso in cui partisse Kylian Mbappé il piano di Al-Khelaifi porta dritto a un accordo di due o tre anni per rendere CR7 la spalla di Neymar in campo e come testimonial a tutto tondo verso il Mondiale in Qatar. Ancora sullo sfondo il Real, difficile che Carlo Ancelotti possa far cambiare idea a Florentino Perez. E con Ronaldo via, ecco che si proverà a ricucire don Paulo Dybala: non ha mai amato Allegri né è mai stato il giocatore preferito di Max, per reciproca convenienza sarà in ogni caso semplice trovare un'intesa che possa convenire a tutti, con il rinnovo di contratto quale priorità assoluta per riprendere senza preoccupazioni o casi aperti. Questo il nodo principale, capire se sarà la Juve di Ronaldo o di Dybala, anche se alla fine sarà in ogni caso la Juve di Allegri.
LE RICHIESTE – Poi ci sono altre richieste. L'intreccio Donnarumma-Szczesny dipenderà più dal polacco che dal portiere della Nazionale. Non è in difesa che Allegri vorrà investire particolarmente, i titolari già ci sono e si lavorerà sulle alternative (al centro e a sinistra). In attacco oltre alla questione Ronaldo sì-Ronaldo no, resterà Alvaro Morata e servirà un altro colpo: la punta non potrà essere sbagliata, casting aperto e decisione ancora da prendere. Il grosso investimento è però atteso a centrocampo, è lì che la Juve deve compiere il salto di qualità: il regista di ritorno potrebbe davvero essere Pjanic, poi c'è Locatelli che resta un obiettivo, ma il big dovrà essere l'uomo in grado di trasformare la Juve. Quindi Paul Pogba, o uno come lui. Sempre che ce ne siano.