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Allegri torna a San Siro e passa alla cassa
NUOVO CONTRATTO, LE CIFRE - Per Allegri è quasi il momento di passare alla cassa, per la Juve quello di riconoscere e suggellare il lavoro del suo allenatore con un nuovo contratto (fino al 2018), a cifre più importanti rispetto a quelle attuali (da 3,5 milioni a stagione a 4,5, con possibilità di arrivare a 5). Criticato a inizio stagione anche all'interno della società (Andrea Agnelli, a ottobre: "Il rinnovamento della rosa non giustifica il 14esimo posto"), ma sempre sostenuto e difeso sia nei confronti della squadra che di fronte a stampa e tifosi (così si fa nelle grandi società), il tecnico livornese è vicino a coronare un capolavoro. Per il lavoro svolto nel 2014-15 (Scudetto, Coppa Italia e finale di Champions League) si è aggiudicato la Panchina d'Oro, ma il titolo di campione d'Italia di quest'anno (aggiunto alla Supercoppa di Lega e, per ora, alla finale di Coppa Italia) avrebbe forse un valore anche maggiore rispetto al precedente. Perché Allegri ha dovuto ricostruire la squadra, in buona parte rifondata nell'estate 2015 (10 arrivi e 12 partenze, fra le quali Tevez, Pirlo e Vidal) e ha dovuto ridarle un gioco e un'anima, spazzando totalmente via, a questo punto, l'eredità di Antonio Conte.
E SABATO C'E' IL MILAN... - Ironia della sorte, Allegri potrebbe andare a prendersi questo scudetto proprio sul campo di quel Milan che a inizio 2014 lo cacciò, facedone il capro espiatorio di una crisi che, lo abbiamo visto dopo, aveva invece altri padri. Quello con i rossoneri, insieme all'impegno esterno con la Fiorentina del 24 aprile, è infatti uno degli ultimi ostacoli importanti che si interpongono fra la Juventus e il quinto scudetto di fila. Uscire sabato sera da San Siro con tre punti, e mantere il Napoli a -6, avvicinerebbe ancor di più i bianconeri al titolo, forse a quel punto in maniera quasi definitiva. Allegri torna al Meazza, e questa volta vuole passare dalla cassa.