Allegri-Ranieri, faccia a faccia pre derby
Ai microfoni di Sky, intervista doppia di Max Allegri e Claudio Ranieri a pochi giorni dal derby Milan-Inter di domenica.
ALLEGRI
Il derby.
Favoriti in un derby non ce ne sono e poi credo che l’Inter sia una squadra, come rosa, alla pari del Milan. Innanzitutto, sarà un Milan con più autostima, per tutto quello che ha fatto in questo anno, però sarà un Milan che sa di affrontare una squadra di grande caratura tecnica. Sarà un’Inter che rientrerà nel giro scudetto, anche se in questo momento è un po’ attardata. Però, viene da molte vittorie di seguito. Troveremo un’Inter pronta a giocarsi, nella seconda parte della stagione, delle buone chance per rimanere in vetta.
Nel derby senza Ibrahimovic e con Ibrahimovic.
Ne abbiamo giocato uno con Ibra e uno senza Ibra, poi, il terzo l’abbiamo giocato con Ibra nella Supercoppa. Comunque, è sempre meglio averlo.
Che 2012 deve essere per essere un bell’anno per Allegri e il Milan?
Deve essere che ci dovremo riconfermare in campionato e che dovremo fare una grande Champions.
Ranieri.
E’ un ottimo allenatore, lo dimostra la carriera che ha fatto, quello che sta facendo con l’Inter e ho grande stima.
Il Milan arriva al derby con un certo vantaggio sull’Inter.
Loro, in questo momento, sono a distanza da noi e, quindi, sarebbe bello tenerli a distanza. L’anno scorso i due derby hanno fatto la differenza in campionato, perché noi ne abbiamo vinti due e siamo arrivati con 6 punti davanti all’Inter. Sono quelli che hanno fatto la differenza perché, come numeri, abbiamo fatto gli stessi punti con tutte le altre squadre.
Allegri ha capito subito cosa vuol dire “derby di Milano”?
Al primo non avevo la percezione completa di quanto potesse essere importante il derby a Milano. Poi, dopo la partita, ma anche prima, durante la settimana, ho capito veramente quanto è importante il derby per Milano. Ma soprattutto a Milano è un derby tutto l’anno.
RANIERI
Il derby.
Credo sempre che il derby azzeri tutto. Il derby è una partita che stravolge tutti i concetti, è il bello del calcio. Di derby ne ho giocati tantissimi. Quattro anni a Londra, dove ci sono squadre per cui era sempre derby. Il derby ha una storia proprio tutta a sé.
Il Milan.
E’ un Milan con qualità, velocità, fantasia, perché ha giocatori di qualità e fantasia e noi saremo pronti ad affrontarlo.
Su questo suo primo periodo all’Inter.
Quando sono arrivato avevamo altra aria, avevamo altre esigenze, altre necessità. Per cui, ci siamo fatti largo a spallate, ci siamo arrampicati veramente a mani nude e adesso ci godiamo questo derby.
Ibrahimovic.
Ibrahimovic è Ibrahimovic, lo conosciamo, dov’è andato ha fatto vincere campionati. Per cui, noi cercheremo di non farlo segnare.
Il ricordo di un derby particolare.
Da allenatore mi può venire in mente quello di due anni fa con la Roma, quando ho sostituito alla fine del primo tempo sia Totti che De Rossi. Stavamo perdendo 1-0 e abbiamo vinto 2-1. La mia paura era che se avessimo perso ancora stavo dentro l’Olimpico.
Allegri le piace?
Sì, mi piace. E’’ una persona bella, solare insegna calcio, positivo.
Come si prepara un derby?
Si parte ma, poi, nel corso della gara, ci sono tante mini partite. C’è quando comandi tu, quando comanda l’avversario, come reagisci tu, come reagisce l’avversario e l’allenatore deve leggere la gara per poi prendere le sue decisioni, anche se impopolari, anche se rischiose. Però, se non facessi questo, non mi sentirei allenatore, non sarei me stesso e smetterei di fare questo mestiere.