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Allegri: 'Fuori dalla Champions? Non piace a nessuno, l'anno scorso terzi. Scudetto? Roba per le altre'
POGBA - "Non sappiamo niente, ha sentito una fitta dietro, vediamo domani gli esiti. Dispiace, aveva fatto bene mezz'ora".
LA PARTITA - "Oggi abbiamo fatto bene contro un Empoli fastidioso, siamo stati lucidi, abbiamo sofferto poco e niente. Dobbiamo essere più sereni negli ultimi metri e dobbiamo fare più gol. Cose da migliorare durante l'anno".
ESTERNI - "Con McKennie e Kostic cosa cambia? Weah era un po' stanco, in Italia si chiede molto dal punto di vista tattico e abbiamo lavorato pesantemente. Lui anche dalla panchina può far bene ed è un cambio importante. Oggi avevamo bisogno di giocatori che allargavano il campo e Filip sa fare bene"
CHIESA E VLAHOVIC - "Son contento per Federico che sta crescendo e ha fatto gol e mi dispiace per Dusan che ha sbagliato il rigore. Ecco rispetto a Udine dove invece ha fatto gol, oggi Vlahovic ha fatto una partita senza gol ma tecnicamente più valida. Poi sappiamo che anche Milik ha fatto bene e ci servono tutti e 4 gli attaccanti per fare bene in una stagione lunga".
SCATTI IN AVANTI - "Attaccare fuori tempo? È questione di intesa fra centrocampo e attacco. È normale che giocando contro una difesa molto alta vanno trovati i tempi giusti. E credo che gli attaccanti han fatto bene, centrocampisti e difensori in questo senso potevano fare meglio".
MIGLIORARE - "Locatelli ha fatto una buona partita di ordine e tranquillità. Col Bologna avevamo fatto male a inizio gara, ma meglio nel secondo e oggi abbiamo continuato. Serve trovare una condizione migliore che crediamo possa arrivare al top fra ottobre e novembre".
ORGOGLIO - "Stare un anno fuori dalla Champions non piace a nessuno, ma non possiamo fare altro. Noi siamo arrivati terzi, poi se la vedi dopo la penalizzazione si dice che abbiamo fallito, ma noi siamo arrivati terzi. Ci sono squadre più attrezzate come Inter, Napoli e Milan che hanno obiettivo di vincere lo scudetto. Noi dobbiamo essere bravi a rimanere attaccati a loro perché nel calcio non si sa mai e fra tre mesi potremmo dire altro. Poi se volete dire che siamo favoriti per lo scudetto ditelo, ma per noi la soddisfazione è già essere lì a 2 punti dalla vetta".
MAGNANELLI - "Quando l'ho allenato gli avevo detto che sarebbe diventato allenatore. Francesco, come è stato Paolo Bianco, sono ragazzi che ho voluto nello staff perché danno energie e sono bravi. Non sono però contento solo di loro, ma di tutti perché son 12 anni che stiamo vincendo... Anzi, lo staff deve essere anche più bravo dell'allenatore".
COSA E' CAMBIATO - "Non è che siamo più bravi. Abbiamo più tempo per lavorare e una squadra diversa. L'allenatore bravo deve sapere come lavorare perché se hai una pistola non puoi far la guerra contro i carri armati. Noi abbiamo ragazzi giovani che magari non hanno esperienza, ma sanno correre e, come diceva Braida, non è fondamentale ma aiuta",