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Allegri sta bluffando, per lo scudetto c'è anche questa Juve last minute
IL CAMPIONE DEL MONDO - La Juve non ha brillato nel primo tempo come invece ha fatto nel secondo quando l’Udinese è quasi scomparsa dalla gara. E’ stato Di Maria a dare alla sua squadra il tocco di qualità di cui aveva bisogno, ha alzato il livello della tecnica, ha arricchito la manovra e piazzato alcuni palloni stupendi in area di rigore. La partita è cambiata però quando è entrato Chiesa, anzi, quando Chiesa è stato spostato da destra a sinistra. Su quella fascia l’ex viola ha imperversato. L’assist per il gol di Danilo è stato una perla: cross corto di Paredes, controllo di petto di Chiesa e appoggio morbido e preciso al volo con l’esterno destro per Danilo che ha solo spinto la palla in rete. Di Maria e Chiesa sono i giocatori che possono trascinare la Juventus ancora più su.
CON VLAHOVIC E POGBA - La Juve è convinta di se stessa e dei suoi mezzi. Ha giocatori in condizioni eccellenti, come Rabiot, come Danilo, come Rugani impeccabile in mezzo alla difesa nonostante la presenza di un marcatonio come Beto. Ma nello spogliatoio (quello più vicino all’infermeria...) ha pure dei giocatori in attesa, giocatori che in futuro potranno sostenere ancora meglio le ambizioni della squadra. Contro l’Udinese ad Allegri ne mancavano 9, di cui almeno 5 destinati a una maglia da titolare: Pogba (se rimette la testa a posto, oltre che le gambe), Vlahovic, Bremer, Bonucci e Cuadrado. C’è tutto per credere in un grande girone di ritorno, ma prima che finisca quello d’andata la Juventus giocherà la partita più importante a Napoli. E quella sera tutto sarà più chiaro.
CALO FRIULANO - Dall’altra parte la situazione non è delle migliori. L’Udinese ha smesso di vincere il 3 ottobre scorso (2-1 a Verona: era la sesta vittoria consecutiva), quando si trovava al terzo posto in classifica, a un solo punto dalla coppia di testa Napoli-Atalanta. Da allora 9 partite, 6 pareggi e 3 sconfitte. A Torino ha retto per un tempo, poi il calo fisico e atletico è stato evidente. La squadra non ha più raggiunto Beto e Success col gioco, ha perso le distanze, si è disunita e ha lasciato l’iniziativa alla Juve, nemmeno troppo abituata a comandare il gioco. Domani il Torino potrebbe agganciarla all’ottavo posto e intanto anche la Fiorentina si è avvicinata, ora è dietro di soli 2 punti.