
Allegri-Juventus, 8 anni di storia: vittorie, trionfi e record, ma anche delusioni e casi spinosi
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La Coppa Italia vinta contro l'Atalanta soltanto lo scorso mercoledì e in cui si è lasciato andare nel post-gara a comportamenti che hanno poi portato la società ad esonerarlo con due giornate d'anticipo sulla fine del campionato è soltanto l'ultimo trofeo di una bacheca ricchissima condita da tanti campioni allenati e qualche sconfitta che ancora brucia.
Abbiamo riassunto i suoi highlights di un'avventura che, difficilmente date le modalità in cui si è arrivati all'addio, potrà vedere altre pagine di storia scritte in comune.
SUBITO CONTESTATO
Allegri sbarca per la prima volta sulla panchina della Juve il 16 luglio 2014 per rimpiazzare Antonio Conte. E l'accoglienza dei tifosi a Torino è di quelle che avrebbero fatto scappare chiunque. Insulti e contestazione al suo arrivo alla Continassa.


IL PRIMO TITOLO
Nonostante le contestazioni Allegri vince subito il primo titolo con lo Scudetto 2014/15: 87 i punti conquistati a +17 sulla Roma seconda, miglior attacco (72 gol) e difesa meno battuta (24 reti subite). Poco dopo coglie la doppietta vincendo anche la Coppa Italia.

LA PRIMA FINALE PERSA DI CHAMPIONS
La squadra che non poteva mangiare in un ristorante da 100 euro con 10 euro in tasca arriva anche in finale di Champions League, ma qui arriva la prima delusione. Il Barcellona di Messi, Suarez e Neymar vince per 3-1 e annulla le chance di triplete bianconero.

PRIMO CICLO DI SUCCESSI
Dopo il primo anno centra in fila la vittoria di altri 9 trofei
- Scudetto, Coppa Italia e Supercoppa italiana 2015/16
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Scudetto e Coppa Italia 2016/17
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Scudetto e Coppa Italia 2017/18
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Scudetto e Supercoppa italiana 2018/19
LA SECONDA FINALE PERSA IN CHAMPIONS
Nel mezzo però arriva un'altra delusione importante in Champions League perché nella stagione 2016-17 arriva la seconda chance per fare il triplete con la finalissima contro il Real Madrid. A trionfare però sono le Merengues con un rotondo e punitivo 4-1 finale che non rispecchia l'andamento della gara.


RECORD
Vince per tre volte la Panchina d'Oro, aggiorna il record di vittorie consecutive in campionato, ben 15 e porta il club bianconero alla vittoria di 8 scudetti consecutivi (diventeranno 9 con Sarri) come mai nessuno in Italia aveva fatto.

I CAMPIONI DI MAX
Sotto le sue gestioni sono passati campioni del calibro di Cristiano Ronaldo, Paul Pogba, Carlos Tevez, Andrea Pirlo, Gonalo Higuain, Paulo Dybala, Gianluigi Buffon, la BBC Barzagli-Bonucci-Chiellini, Pjanic e tanti altri.

IL PRIMO ADDIO
Il primo addio arriva il 17 maggio (data fatale) di comune accordo con Andrea Agnelli. Il patron bianconero deluso dall'uscita in Champions ai quarti contro l'Ajax (e nell'anndo di CR7 in bianconero) vuole cambiare e vuole un gioco più spumeggiante. Si affiderà a Sarri, ma non andrà come nelle previsioni.

IL RITORNO A CIFRE FARAONICHE
Allegri torna alla Juventus il 28 maggio 2021 dopo il quarto posto in extremis conquistato da Andrea Pirlo e con l'obiettivo di tornare ai fasti del passato. Agnelli gli fa firmare un contratto di 4 anni a 9 milioni a stagione, sarà forse la sua condanna perché in società non ci sono più le certezze di un tempo. Marotta infatti è andato all'Inter e su Paratici sta per scatenarsi un polverone incredibile.
SUBITO DUE FINALI PERSE CON L'INTER
Allegri si gioca subito due finali: Coppa Italia e Supercoppa Italiana, ma le perde entrambe, ed entrambe contro i rivali dell'Inter del neo-arrivato Simone Inzaghi.


VLAHOVIC; CHIESA, POGBA
Il mercato offre ad Allegri tante soluzioni che potenzialmente potrebbero far fare il salto di qualità a questa rosa ma tutti i super-colpi trovano subito problemi che non vedono l'allenatore fra i colpevoli. Chiesa si rompe il crociato, Vlahovic vive un anno e mezzo con la pubalgia e Pogba, grande acquisto dell'estate 2022, di fatto non può mai essere messo in campo per un problema al ginocchio.

PENALIZZAZIONI, GIUSTIZIA SPORTIVA E NON SOLO
Nel corso della sua gestione è costretto a subire i numerosi casi di giustizia sportiva che vedono coinvolta la società. Prima Agnelli sotto processo, suo sponsor, costretto a dire addio, poi il caso plusvalenze, quindi le due "manovre stipendi". Le penalizzazioni date e poi tolte e poi ridate con tanto di corsi e ricorsi. La società spazzata via e ricostruita da John Elkann con uomini di affari e avvocatura e non di campo con la parte sportiva lasciata tutta nelle sue mani. Nel caos generatosi chiude 3°, ma la Uefa, altra mannaia, deciderà per un anno di esclusione dalle coppe.

I CASI POGBA E FAGIOLI
In una stagione senza coppe e con l'arrivo del neo-direttore sportivo Giuntoli, soffiato al Napoli con cui aveva vinto lo scudetto, Allegri si trova a dover gestire altri due casi spinosi: prima la positività al doping di Pogba, poi la squalifica per calcio-scommesse di Nicolò Fagioli. Il meracto è assente e si ritrova a dover gestire una squadra azzoppata nel suo cuore.

LA COPPA ITALIA VINTA
La Juventus torna a vincere un titolo e lo fa nella sua notte più buia. La Coppa Italia vinta per 1-0 contro l'Atalanta significa molto per la storia del club e per sé stesso dopo una seconda parte di stagione vissuta praticamente da separato in casa con Giuntoli e con le voci sul su futuro sempre più in bilico.

LA RABBIA SFOGATA E L'ADDIO
Il finale della finale è l'epilogo che porta all'addio. La rabbia sfogata durante i festeggiamenti, il "stai lontano" a Giuntoli, le minacce al direttore di Tuttosport, il set fotografico rotto di LaPress e le scuse arrivate soltanto un giorno dopo. Comportamenti ritenuti intollerabili dalla società che hanno portato poi all'esonero.