Allegri 'insaziabile': alla Juve non basta un Bernardeschi così. Ma c'è una strada
Andrea Menon
"Non siamo alla Fiorentina". Un urlo che squarcia il cielo di Torino, in una serata tranquilla, elettrizzata dalla voce di Allegri nel suo messaggio per Bernardeschi. La Juve vince agilmente il secondo impegno di Champions, potenzialmente insidioso, ma messo in discesa dai gol di Dybala, dalla compattezza di una squadra che finora ha solo vinto e che non ha intenzione di interrompere questa striscia. In questa squadra c'è, e pure tra i protagonisti più lucenti, Federico Bernardeschi. Giovane stella, che diversi problemi ha risolto in questo avvio di stagione, cresciuta tanto nell'ultimo anno, ma anche negli ultimi mesi, sotto l'ala di Cristiano Ronaldo. Due gol, pesanti, un assist e la sensazione di essere in uno stato di grazia, quello giusto per spaccare le partite. Basta? No, non alla Juve. E così Allegri gli ha voluto mandare un chiaro messaggio. PAROLE, VOLONTA': CONTINUA SU ILBIANCONERO.COM