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    Allegri dà fiducia a McKennie: la Juve si gioca molto a Napoli, Weston si gioca tutto

    Allegri dà fiducia a McKennie: la Juve si gioca molto a Napoli, Weston si gioca tutto

    • Nicola Balice
      Nicola Balice
    Contano i presenti, senza pensare agli assenti. Allegri è stato chiaro in conferenza, sicuro che la formazione schierabile sarà all'altezza dell'impegno, ma è innegabile che la Juve si presenti a Napoli in vera emergenza: otto indisponibili, con Aaron Ramsey recuperato in extremis almeno per la panchina. Tra chi scenderà in campo, da capire solo in che posizione, citando lo stesso tecnico bianconero, occhi puntati su Weston McKennie. La sfida del Diego Armando Maradona per l'americano rappresenta un'occasione da non sprecare. Per trovare la migliore posizione in campo, dopo che la partita con l'Empoli ha messo in mostra un giocatore in enorme difficoltà, ma anche e soprattutto per riscattare un momento negativo che travalica anche i confini del rettangolo verde. Dopo una sessione di mercato in cui la società ha provato a metterlo alla porta senza successo, le vicende oltreoceano con la Nazionale degli USA, che l'hanno ricondotto a Torino prima del tempo, hanno reso ancora più amaro il presente. 

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    PROBLEMI A STELLE E STRISCE - Il ritorno dagli Stati Uniti è stato quantomai turbolento. In patria sono stati molto severi con il numero 14 della Juventus, tanto che il più tenero è stato, almeno a parole in conferenza, il commissario tecnico Berhalter, colui che a conti fatti ha preso la decisione di rispedirlo a casa, escludendolo dal match con il Canada e, di conseguenza, da quello con Honduras. McKennie ha chiesto immediatamente scusa, anticipando anche le voci che poi si sono susseguite, ma se le ricostruzioni emerse in patria e raccontate anche da Espn corrispondessero a verità, riconquistare la fiducia non sarà affatto facile. I fatti sarebbero, infatti, ben più gravi della prima ricostruzione, che raccontava di una punizione per una sessione di autografi senza mascherina: fuga dal ritiro e una notte trascorsa con un ospite non autorizzato in camera. 

    RITROVARSI - Il rientro anticipato ha regalato, se non altro, qualche giorno in più di lavoro alla Continassa agli ordini di Allegri, che in condizioni normali l'avrebbe riaccolto soltanto nella giornata di ieri. Sessioni di allenamento fondamentali alla luce delle già citate assenze, ma che non possono bastare per cancellare l'amarezza del club bianconero per i comportamenti dell'americano, non in linea con quelli di chi dovrebbe rappresentare la Juve. Già a gennaio il mercato intorno a lui potrebbe riaccenersi, tornando a proporre soluzioni drastiche. Per far cambiare strada al destino e tenersi stretta la maglia bianconera, servono mesi da Juve. In campo e fuori. A cominciare da Napoli, dove i bianconeri si giocano tre punti fondamentali e Weston già un piccolo pezzo di futuro. 
     

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