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    Allegri: Conte e il Milan, che rivincite

    Allegri: Conte e il Milan, che rivincite

    La vittoria di Max. Sul grande successo della Juventus a Dortmund c'è la firma di Allegri. Accolto con scetticismo dai tifosi, l'allenatore è riuscito a conquistare il popolo bianconero ipotecando lo scudetto e qualificandosi ai quarti di finale in Champions League. Obiettivo già centrato due anni fa da Antonio Conte, che gli ha ceduto il posto nella scorsa estate. Prima di divorziare, l'attuale ct dell'Italia aveva usato una metafora per spiegare le difficoltà a competere con gli altri grandi club europei: "Non ti siedi al ristorante da 100 euro con 10 euro in tasca". 

    RIVINCITE - Forse è ancora presto per fare paragoni, ma di certo Allegri ha già fatto sua la Juve, dandole un gioco diverso e più soluzioni tattiche. La conferma c'è stata ieri, con il passaggio dal 4-3-1-2 al 3-5-2 dopo l'infortunio di Pogba, sostituito da Barzagli. Quest'ultimo rischia, suo malgrado, di diventare l'ennesimo pomo della discordia tra Allegri e Conte, che vuole subito convocarlo in Nazionale nonostante sia appena rientrato da una lunga assenza. La principale differenza tra i due tecnici nelle loro avventure sulla panchina bianconera è che Allegri ha ereditato una squadra forte e vincente, a differenza di Conte, il quale ha avuto il grosso merito di ricostruire un gruppo reduce da due settimi posti in classifica. Ora una sfida del genere gliela potrebbe offrire il Milan: Conte la accetterà? Intanto Allegri si sta prendendo una bella rivincita proprio nei confronti di chi lo scaricò ai tempi dei rossoneri, vero Berlusconi? 

     

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