Milan, Allegri confermato da Berlusconi e Galliani, ma fino a quando? 'Il mio destino è nelle mani della società'
Massimiliano Allegri resta sulla panchina del Milan. Dopo l'1-1 con il Genoa, come riporta Gazzetta.it, contatto telefonico fra Slvio Berlusconi e Adriano Galliani e conferma per il tecnico livornese. L'allenatore rossonero ha dichiarato ai microfoni di Sky dopo il pareggio in casa col Genoa: "Abbiamo creato molte occasioni da gol, sbagliando anche un rigore e subendo solo un tiro in porta. E' un momento così, in cui le cose non ci girano bene. La squadra ha giocato con coraggio, c'è amarezza per il risultato ma non dobbiamo abbatterci, riflettendo sugli errori per migliorare".
"Martedì avremo una partita decisiva in Champions League col Celtic, quello che stiamo facendo adesso non basta anche se non meritiamo la classifica che abbiamo. Dobbiamo leccarci le ferite, a Glasgow sarà molto difficile. Voglio riportare la squadra in una buona posizione di classifica".
"Balotelli? I rigori si possono sbagliare, deve stare sereno e non abbattersi. Perin stasera ha fatto una partita straordinaria, ma noi abbiamo sbagliato molto e serve più cattiveria per fare gol. Il modulo? Abbiamo giocato con Kakà mezza punta e ha fatto molto bene, sono molto contento della sua prestazione e del suo atteggiamento".
Ai microfoni di Mediaset Premium, il tecnico rossonero aggiunge: "Perin è stato il migliore in campo, ha neutralizzato diverse occasioni da rete oltre il rigore parato a Balotelli. Clima incandescente intorno alla squadra? I ragazzi hanno dato il massimo, è normale che ci sia delusione da parte dei tifosi. La squadra non merita questa classifica, abbiamo offerto una prestazione importante col Genoa. Abbiamo creato molto e concesso poco, purtroppo non siamo riusciti a vincere".
Sulla contestazione dei tifosi: "Per uscire dalla crisi bisogna iniziare a vincere, ci abbiamo provato stasera e contro il Chievo. I ragazzi non si sono mai risparmiati, bisognava essere più cattivi in fase offensiva. Ora serve continuare a lavorare, soprattutto perché martedì ci sarà una gara decisiva in Champions League. I tifosi a San Siro sono stati eccezionali, ci hanno sostenuto fino al 90'. Abbiamo provato a vincere, purtroppo non ci siamo riusciti".
Sulla possibilità che una sconfitta nel prossimo match di Champions possa portare all'esonero: "Non parlo più del mio futuro, è diventato un discorso noioso. Il mio futuro lo decide la società, in tre anni e mezzo credo di aver fatto un buon lavoro. Quest'anno mancano i risultati, ma dobbiamo lavorare per riscattarci in campionato e puntare a fare bene in Champions e Coppa Italia. In passato non abbiamo mai vissuto una simile situazione in classifica, dovremo dare tutto per lasciarci alle spalle questo momento".