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Allegri combatte contro la sua Juve: 'Apprezziamo i secondi posti'. Ma vincere non era l'unica cosa che conta?
'APPREZZIAMO I SECONDI POSTI' - L'allenatore livornese, intervistato da Premium Sport in occasione dei suoi 50 anni, ha infatti parlato a lungo delle due finali di Champions League perse negli ultimi tre anni contro il Barcellona a Berlino e il Real Madrid a Cardiff. Parlando delle due sconfitte Allegri ha ribadito l'importanza del piazzamento: "Mi dispiace tanto perché non è stata capita l'importanza del risultato. Adesso nessuno ne parla, ma in futuro tutti capiranno il valore di quello che abbiamo fatto. Succede sempre così".
AUTOGOL - Un dietrofront che cozza e non poco con la sopracitata filosofia bianconera, un'ammissione di inferiorità che non fa bene nè alla Juventus nè al calcio italiano che contro questa Juventus sta continuando a lottare. Il predominio bianconero, almeno in parte, è legato proprio a questa fame di successi inarrestabile, a questa voglia di non accontentarsi del risultato, a questa fiamma ardente alimentata dalle vittorie. I secondi posti in Champions League non vanno giustificati, non vanno elogiati per l'impatto che hanno avuto e avranno su ranking, bilanci e non solo. Al contrario, le sconfitte devono servire da stimolo, devono scatenare la rabbia nei giocatori, devono riaccendere la rincorsa verso un traguardo mancato. Vincere è l'unica cosa che conta, in Italia in Europa, nel Mondo, Allegri non si nasconda.
@TramacEma