Calciomercato.com

  • Getty Images
    Allegri: 'Episodio di Muntari sempre decisivo. Mio futuro? Decide la società'

    Allegri: 'Episodio di Muntari sempre decisivo. Mio futuro? Decide la società'

    Queste le parole di Massimiliano Allegri ai microfoni di Sky Sport:

    Avete fatto troppa fatica o va tutto bene così?
    Va bene perché abbiamo vinto. Le partite del finale di stagione sono sempre più difficili, soprattutto quando giochi con squadre che lottano per salvarsi. Il Genoa oggi ha disputato un'ottima gara, non ci ha concesso niente. È normale che non fossimo mentalmente liberi, perché avevamo l'obbligo di vincere.

    Da ieri c'è un Allegri più combattivo e arrabbiato?
    No, sono lo stesso. Ho fatto scelte tecniche. In questo momento ho tanti giocatori a disposizione, quindi in base a quello che vedo e penso, faccio delle scelte.


    Ci vuole "un Milan all'Allegri" adesso per provare il tutto per tutto?
    Ci vuole un Milan come oggi. Quando ci garantiamo zero gol subiti, qualche partita in più dell'uno a zero la vinciamo. Purtroppo il calcio è strano: se mi avessero detto che in tre partite, tra Barcellona, Fiorentina, Bologna, avremmo regalato quattro gol in quel modo, non ci avrei creduto. È capitato e a volte non riesci a fare più di un gol.

    Perché avete difficoltà in zona gol?
    Sicuramente non siamo più brillanti come un mesetto fa, però è anche vero che Ibra ha fatto 24 gol, tanti gol sono stati fatti dai centrocampisti. Quest'anno, non lo vorrei ricordare, ma Boateng ha giocato 15 partite, Pato non l'ho mai avuto, Cassano è stato fuori sei mesi, Robinho ha fatto 4-5 gol. Ai ragazzi non ho da rimproverare niente, oggi abbiamo vinto, siamo ancora a sei punti dalla Juve, teniamo ancora il campionato aperto e questa è la cosa più importante.

    Tra Novara, Lecce, Cagliari e Atalanta (avversarie della Juve) da quali hai speranze?
    Da tutte, io credo che qualcosa succeda. "Non succede, ma se succede".

    Succede, diciamo che succede.
    Quando la Juventus avrà la matematica certezza di aver vinto lo scudetto, glielo daranno, perché glielo dobbiamo dare prima?

    L'hanno infastidita le voci?
    No, anzi, mi fanno sorridere, è la verità.

    Perché non sono vere?
    Non so se sono vere perché faccio l'allenatore del Milan.

    Se dovesse vincerlo la Juve, penserai che l'ha perso il Milan o che l'ha vinto la Juve?
    Dipende da quanti punti farà la Juventus, dipende a quanto arriveremo. Dobbiamo cercare di vincere anche a Siena e tener viva la speranza fino alla fine. Abbiamo anche l'obiettivo di superare gli 82 punti che abbiamo fatto l'anno scorso.
    Abbiamo lasciato cinque punti in casa tra Fiorentina e Bologna.

    Fallo di Nesta.
    L'ha presa di mano, era rigore.

    Fallo su Ibra.
    Ditelo voi, credo che gli arbitri quest'anno siano stati molto bravi, hanno arbitrato molto bene. Siamo stati un po' sfortunati sugli assistenti, parecchio.

     

    Massimilano Allegri ha poi parlato nel corso del programma "Serie A Live" in onda su Premium Calcio: "Se penso che gli episodi aribtrali abbiamo condizionato il campionato? Io non parlo dei fuorigioco contro il Catania o altri, non parlo dei quattro episodi di Firenze e di tutto il resto: c'è solo un episodio che finora sta decidendo il campionato e questo episodio è il gol non gol di Muntari. A me spiace dirlo e gli altri possono pensare quello che vogliono, ma la realtà è questa: per ora sta decidendo il campionato, poi magari la Juve finirà in testa di sei punti e non sarà più decisivo, ma per ora è così. Possono piacere o non piacere, come il pesce ratto di Fantozzi, ma i dati di fatto sono dati di fatto. In due anni abbiamo fatto qualcosa come 153 punti, contro i 120 e passa delle nostre avversarie. Quest'anno non ho praticamente avuto mai giocatori come Pato, Boateng, Cassano, Gattuso e Flamini. Le partite si vincono in 14 e i cambi sono determinanti, finalmente col Genoa avevo una panchina degna di questo nome e il risultato si è visto. Se mi infastidiscono le voci di mercato per la panchina del Milan? Io parlo con la società per il mercato dei calciatori e per quello che ci può servire in campo, tutto il resto sono scelte della società".


    Altre Notizie