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    Allegri blinda Bonucci: 'Sarà il futuro leader dello spogliatoio della Juve'

    Allegri blinda Bonucci: 'Sarà il futuro leader dello spogliatoio della Juve'

    Massimiliano Allegri torna a parlare dopo la sconfitta di Cardiff. L’allenatore della Juventus a Sky Sport ha risposto a tutto campo a Mister Condò, tornando sulla finale di Champions League e non solo. L’allenatore bianconero ha parlato anche del futuro di Leonardo Bonucci, accostato al Chelsea e al Manchester City in questa finestra di mercato.

    BONUCCI - “Nella gestione del caso Bonucci - spiega Allegri facendo riferimento all'esclusione contro il Porto - in quel momento particolare, era giusto fare così. Ci sono momenti in cui era giusto chiudere un occhio e dei momenti in cui gli occhi vanno tenuti entrambi aperti. In quel momento Leo aveva sbagliato, avevo sbagliato anche io, infatti mi sono autopunito, ed era giusto che Leo stesse fuori. E' stata una partita importante e decisiva e se anche avessimo perso dopo avremmo avuto la forza per vincerne altre dieci. Contro il Porto abbiamo giocato una buona partita, poi dopo due giorni Bonucci è rientrato perché è un giocatore importante, un giocatore straordinario e soprattutto deve capire che sarà il futuro leader dello spogliatoio della Juventus”.

    CARDIFF - “Il 2-1 e il 3-1 così ravvicinati ci hanno condizionato tanto. Dopo il primo gol di Ronaldo abbiamo subito pareggiato e abbiamo continuato a spingere. E' una partita che ci servirà di lezione soprattutto nella gestione dei match. Le partite non si possono giocare tutte a cento all'ora, non potevamo pensare di fare il secondo tempo come il primo perché nel primo tempo avevamo spinto molto, e quindi bisogna avere più padronanza nel gioco e conoscere meglio i ritmi. Se potessi tornare indietro? Alla fine del primo tempo avrei fatto due o tre cambi, ma era impossibile farli perché quando si gioca una finale ci si prospetta i supplementari e in quel momento lì avevo Pjanic con un ginocchio in disordine, avevo Mandzukic con una caviglia che si stava gonfiando e quindi li ho rimandati in campo sperando che la partita si mettesse in un certo modo e che 20 minuti riuscissimo a reggere. Già gli ultimi 5 minuti del primo tempo loro avevano preso il sopravvento. I primi 40 minuti loro erano stati fermi, avevano paura di prendere gol e nel secondo tempo, quando hanno visto che noi eravamo più in difficoltà, ci sono saltati addosso”.
     

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