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Allegri: 'Alla Juve non è cambiato nulla, la società è presente. Marotta? Le persone passano, il DNA resta'
Massimiliano Allegri, allenatore della Juventus, ha preso la parola a Dazn al termine della partita contro la Salernitana: "I ragazzi hanno fatto una buona prestazione, non è facile contro la Salernitana. Veniamo da un momento di pressione perché avevamo perso con l'Atalanta in casa. Oggi abbiamo parlato con la squadra: come ha detto Chiellini credo che la Juve ci ha dato tanto, ora dobbiamo essere noi a dare alla Juventus, per cercare di fare qualche risultato che con le medio-piccole abbiamo sempre fallito".
Sulla prestazione della Juve: "Abbiamo gestito bene la palla, credo che dobbiamo migliorare sulle accelerazioni. Nelle conclusioni. Sono contento perché Morata non era contento per il gol, ma perché poteva farne di più. Lo stesso Dybala. La squadra era giovincella, in questi momenti può anche subire una squadra così, invece siamo stati bravi. Questi giocatori hanno talento, ma solo con l'esperienza e giocando, commettendo errori e facendo cose buone, oltre a capire le situazioni della partita, la cattiveria... stasera tutti a disposizione, Kulusevski ha 21 anni, non è che ha 300 partite nella Juve. Può migliorare. E può farlo con l'aiuto degli esperti. Poi i risultati ci faranno crescere più velocemente".
Sul momento delicato a livello societario: "Non è cambiato niente, la società ha grande presenza. Ha parlato il presidente, ha parlato Elkann anche oggi. Dobbiamo fare il massimo in campo. Ciò che è successo in questi due anni via, non voglio saperlo. Il presidente mi ha chiesto di portare avanti una squadra non giovane, perché non piace, ma con meno esperienza. Dispiace perché potevamo fare meglio in quelle quattro partite sbagliate, ma dovevo conoscere ancora i giocatori e loro me. L'assenza di Marotta? C'è il presidente che è il riferimento numero uno. Arrivabene è presente, Cherubini lo conosco da 30 anni, è equilibrato e bravo. Le persone passano, il dna della Juventus deve rimanere e rimarrà. Ci sono momenti in cui vinci di più e vinci di meno. Va accettato come una sfida, io l'ho accettata e l'ho fatto con serenità, conscio delle difficoltà. Credo che con lo stop della Champions troveremo altre certezze, c'è un po' da lavorare".