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    La Juventus è pronta per lo scudetto, Allegri fa 300: che pressione sull'Inter!

    La Juventus è pronta per lo scudetto, Allegri fa 300: che pressione sull'Inter!

    • Alberto Polverosi
    Doppia, tripla, quadrupla missione compiuta per la Juve: vittoria robusta con 3 gol a Lecce, sorpasso all’Inter, primo posto in classifica e doppietta di Dusan Vlahovic. Domani, quando la squadra di Simone Inzaghi cercherà di battere anche il Napoli per conquistare la Supercoppa, avrà l’animo un po’ più pesante pensando a cosa l’aspetta al ritorno in Italia. L’Inter ha una partita in meno (dovrà recuperare il 28 febbraio con l’Atalanta), ma la sua prossima gara in campionato sarà quella di Firenze, il 28 gennaio, e nello stesso turno la Juventus giocherà in casa con l’Empoli.

    JUVE DI FORZA. Tre a zero della Juventus su un campo dove non è mai stato facile vincere per nessuno in questa stagione, dei 21 punti fatti finora il Lecce ne ha conquistati 16 nel suo stadio. La squadra di D’Aversa ha retto il primo tempo e ha ceduto nella ripresa, quando la Juve ha dato il massimo sul piano fisico e ha rotto gli argini grazie a Dusan Vlahovic, al sesto gol nelle ultime cinque partite, tutte vinte dai bianconeri. Ora il serbo è a quota 11, il rivale più vicino al capocannoniere Lautaro Martinez.

    UN TEMPO DI ERRORI. Tanto fisico, poca tecnica. Ritmo alto, qualità bassa. Il primo tempo di Lecce-Juventus è vissuto su sfide dirette, con troppi palloni sbagliati, soprattutto da parte bianconera. In ogni caso è stata la squadra di Allegri a rendere più vivace la partita e a creare più dei salentini. L’unica vera palla-gol di quei 45 minuti ce l’ha avuta McKennie sulla testa riccioluta dopo un angolo di Miretti, ma sulla linea di porta Krstovic ha respinto la conclusione. Altre possibilità di segnare con Kostic (sinistro in area finito alto), con Vlahovic (in ritardo di un soffio su cross di Cambiaso) e con Miretti (in piena area ha cercato l’assist invece del tiro). Da parte leccese solo un sinistro al volo in area juventina con mira sballata di Krstovic su suggerimento di Oudin.

    A SPORTELLATE. Duelli fisici in ogni zona del campo, con nervi faticosamente tenuti a freno da Krstovic (contro Bremer) e Vlahovic (contro Pongracic). Pesava fra i bianconeri l’assenza di Rabiot che Miretti (troppe scelte sbagliate e per questo sostituito da Weah dopo meno di un’ora) non è riuscito a colmare. Mancava anche il guizzo di Chiesa, anche se il suo sostituto, il turco Yildiz, quando si è acceso nel finale del primo tempo ha mostrato il suo miglior lato tecnico, confermato in pieno col fantastico controllo al volo nell’azione del primo gol. La Juve ha pressato alto più del solito, costringendo i due terzini pugliesi, Gendrey e Gallo, solitamente le risorse offensive della loro squadra, a restare più spesso dietro per sorvegliare la fase difensiva.

    VLAHOVIC 1. La nuova capolista è diventata più cattiva nel secondo tempo. Bastava vedere la faccia di Vlahovic per immaginare che per il Lecce sarebbe stato complicato contenere la rabbia del serbo. Che si è avvicinato al gol dopo 7', colpo di testa fuori di poco su cross di Kostic. Dusan ha segnato dopo altri 7 minuti. L’azione è partita proprio dai suoi piedi poco oltre la propria area di rigore, è proseguita con McKennie, si è arricchita col controllo (da applausi) di Yildiz e col suo tiro respinto da Falcone, Cambiaso ha ricorso la palla e l’ha rimessa in mezzo dove Vlahovic, con un sinistro tanto sporco quanto micidiale, ha portato la Juve in vantaggio. Male Gallo, in quell’occasione. Sul versante leccese ci aveva provato un paio di volte Almqvist, prima di spegnersi del tutto.

    VLAHOVIC 2. D’Aversa ha cercato di rivitalizzare la squadra con tre cambi: Blin per Gonzalez e poco dopo Pierotti (al debutto) per Oudin e Dorgu per Gallo. Niente da fare. La Juve ha colpito ancora e ha piegato la partita. Cross di Kostic sul secondo palo, testa di McKennie, la palla stava entrando quando Vlahovic l’ha sospinta in rete appropriandosi di un gol per la sua doppietta, ma quella rete era tutta del texano. Infatti Dusan gli ha quasi chiesto scusa. Piccola ma significativa curiosità: da inizio gennaio, Dusan Vlahovic con 5 gol è il miglior marcatore nei principali cinque campionati europei. Altre sostituzioni nel Lecce che, con Sansone per Almqvist e Piccoli per Krstovic, ha finito con un attacco tutto nuovo. La Juve ha chiuso davvero il conto a cinque minuti dalla fine col 3-0 sullo stacco micidiale di Bremer dopo una punizione pennellata da Iling-Junior, entrato poco prima al posto di Kostic. Per Bremer era il 17° gol in Serie A, solo Sergio Ramos (18) ha segnato più di lui fra i difensori centrali dei 5 maggiori tornei continentali. Festeggiando la sua 300esima vittoria in Serie A (solo il Trap con 352 e Rocco con 302 hanno fatto meglio), Massimiliano Allegri ha annunciato al campionato quanto non dirà mai pubblicamente: la Juve è pronta per lo scudetto. La bagarre è appena iniziata.

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