Allegri 2.0, l'usato sicuro per gli juventini viziati
Omar Savoldi
E’ tornato da trionfatore. Quattro minuti con la giacca sulle spalle, in una camminata da chansonnier francese e i tifosi a osannarlo come mai prima era stato. Allegri, alla Juve, aveva sempre trovato la strada in salita. Sostituiva Conte, l’eroe di 3 scudetti, l’artefice della riscossa dopo un periodo buio, il più juventino di tutti, il tribuno che si rivolgeva ai tifosi con le mani dal basso in alto, il fautore della “bolgia”. Fu accolto con scetticismo e il suo “riduzionismo” livornese che sminuiva le grandi teorie sul calcio (celebri gli anatemi di Sacchi) insieme al disincanto passionale faceva presagire il peggio. CONTINUA A LEGGERE SU ILBIANCONERO.COM
