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Alla fine Kean balla sempre: numeri da fenomeno, la Juve ha bisogno di lui
NUMERI IMPRESSIONANTI – Gioca tra Bernardeschi e Douglas Costa dal 1', come a Bologna? Gol. Gioca solo con Bernardeschi dal 1' come a Udine e Cagliari? Gol. Gioca uno spezzone al fianco di Mario Mandzukic, con Bernardeschi trequartista, come contro Empoli e Milan? Gol. Gioca anche con Ronaldo nel finale contro l'Atletico? Quasi, gol. Le combinazioni sono molteplici, mancano solo le vere prove con Dybala e Ronaldo, solo contro il Genoa non è riuscito a scuotere i compagni di squadra, per il resto il finale praticamente non è mai cambiato. Il finale vede sempre o quasi Kean ballare. Sia quando parte titolare aspettando con pazienza il momento giusto, sia quando viene gettato nella mischia per creare scompiglio. Nei cinque principali campionati europei, tra tutti i giocatori con almeno due reti all'attivo, è quello con la media-gol più bassa: uno ogni 47 minuti. Va gestito, va misurato, Allegri alla fine ha sempre ragione. Ma ora va fatto giocare, contro il Milan ha dimostrato di sapere pensare solo a quello che serve una volta che scende in campo, anche al termine di una settimana tanto convulsa e anche nel bel mezzo di quella sbornia mediatica temuta dal tecnico bianconero ma che non cesserà considerando i numeri pazzeschi del numero 18. Perché alla fine Kean balla sempre.