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All-in Sarri, Coppa di Lega o esonero? Ritrova Guardiola e si gioca il Chelsea
LA COPPA CONTRO PEP - Il primo esame l’ha superato giovedì, contro il Malmö in Europa League: il Chelsea ha vinto 3-0 e strappato il pass per gli ottavi di finale. Adesso c’è il secondo - e cruciale - esame: Maurizio Sarri si gioca la panchina (fino a giugno) contro la squadra dell’amico Guardiola. I due allenatori si ritrovano per la quarta volta da quando Sarri siede sulla panchina del Chelsea. In agosto la prima sfida (0-2, doppietta di Aguero); a dicembre la seconda, in Premier League, in cui si è visto forse il miglior Chelsea di Sarri (2-0 con gol di Kanté e David Luiz); il terzo è il più rumoroso e risale a meno di due settimane fa. Il clamoroso 6-0 con cui il City ha battuto il Chelsea nella sfida di ritorno di Premier League che ha fatto infuriare così tanto Sarri da non vedere lo stimatissimo collega Guardiola e non stringergli la mano a fine partita. Un gesto che ha fatto discutere in Inghilterra e in poche ore ha fatto il giro del mondo.
SI GIOCA IL CHELSEA - “Dead man walking”, è stato battezzato da qualche giornale inglese l’ex allenatore del Napoli. L’aria attorno a Sarri, nonostante il successo in Europa League, è pesantissima. La sospensione del mercato per le prossime due finestre non l’ha di certo resa più respirabile, anzi. Il futuro di Sarri, nonostante l’annata sia tutt’altro che compromessa, sembra già scritto, anche a causa delle differenti vedute sul mercato e non solo con il braccio destro di Abramovich, Marina Granovskaia. La partita in programma a Wembley alle 17.30 può essere cruciale: in palio c’è la Coppa di Lega in quella che è la prima finale della carriera di Maurizio Sarri. La prima di tante o l'ultima col Chelsea? A dirlo sarà il campo, che per ora racconta di un Sarri sì in discussione, ma che ha fatto meglio di Guardiola al primo anno in Inghilterra. Lo dice il campo, lo dicono i numeri nelle prime 43 partite dei due: 28 vittorie, 6 pareggi e 9 sconfitte per Sarri contro 27 successi, 9 pari e 7 ko di Guardiola.
@AleCosattini