Alfred Gomis a CM: 'Mio fratello Lys pronto per il Torino'
La famiglia Gomis è una fucina di portieri. Nel Torino c’è Lys che battaglia per un posto alle spalle di Padelli, mentre Maurice se la gioca negli Allievi Nazionali granata. E poi c’è Alfred, che a 20 anni è andato in prestito al Crotone, in Serie B, per fare esperienza e giocare con continuità. Calciomercato.com ha parlato con lui dell’attuale avventura, della sua famiglia e del ruolo del portiere.
Alfred Gomis, come sta andando la sua avventura a Crotone?
'Mi trovo molto e ho il mio spazio. Si tratta di una grande esperienza per me'.
Siete pronti per il vostro prossimo impegno?
'Siamo estremamente concentrati sulla sfida con l’Avellino, pronti ad andare a prenderci quello che ci è stato tolto contro il Varese'.Com’è la Serie B per un portiere giovane come lei?
'E’ una categoria tosta: appena concedi qualcosa, ti puniscono. Vale anche per i portieri: un tiro che magari in Primavera avrei bloccato, qui invece lo devo respingere. La qualità del gioco e dei giocatori è diversa'.
E’ vero che per fare i portieri bisogna essere un po’ matti?
'Si dice così, è vero. Forse è perché è un ruolo in cui sei chiamato a pensare fuori dagli schemi: non sei chiamato in causa per 70 minuti a volte e poi ti ritrovi a dover fare una parata importante e difficile. Ci vuole la giusta tranquillità, ecco'.
Suo fratello Lys sta aspettando un’occasione nel Torino. Secondo lei deve dare ancora qualcosa in più in allenamento per meritarsela?
'Non penso: mi sono allenato con lui l’anno scorso e so quanto impegno ci metta. Lui sta lavorando per farsi trovare pronto qualora dovesse essere chiamato in causa per dimostrare finalmente il suo valore'.Vuole mandargli un messaggio, magari nella speranza che trovi posti nel Torino prima di Natale?
'Lui si mette in gioco sempre, poi decide l’allenatore, che si fida dell’attuale portiere e non vedo perché debba cambiare. Io a Lys dico solo che gli voglio bene e gli faccio comunque un grande in bocca al lupo. Permettetemi però di mandare un messaggio anche a Maurice, nostro fratello'.
Prego.
'Maurice è nella rosa degli Allievi Nazionali e non sta trovando molto spazio: ha grandi qualità e deve solo pensare ad allenarsi con determinazione, consapevole del fatto che tutta la nostra famiglia gli vuole bene'.La vostra è una famiglia molto unita: mamma e papà come vivono le vostre esperienze professionali?
'Intanto diciamo che quando ci ritroviamo tutti insieme l’argomento calcio è bandito. Durante la settimana invece arriva la chiamata di papà, che si informa e ti consiglia. La mamma invece no: soffre le partite e di calcio preferisce non parlare (sorride, ndr)'.