Finisce 1-1 tra AlbinoLeffe e Grosseto, con gli uomini di Mondonico capaci di acciuffare il pari al 53' del secondo tempo. Primo tempo avaro di emozioni: una sola vera occasione da gol, quella capitata sul sinistro di Grossi, fantasista dell'AlbinoLeffe, dopo nove minuti di gioco e deviata in corner. Maremmani pericolosi con qualche iniziativa di Sforzini, comunque contenuta dalla retroguardia seriana. Vince, nei primi 45 minuti di gioco, la paura di non perdere, dettata soprattutto dalle ragioni di classifica. Al rientro dagli spogliatoi, il Grosseto inserisce Caridi per dare vivacità alla manovra, e la scelta si rivela azzeccata. Sia l'AlbinoLeffe che gli ospiti faticano a rendersi pericolosi, ma alla lunga escono i maremmani, anche grazie alle sostituzioni di Serena. E' infatti Caridi, al 23' della ripresa, a firmare il gol del vantaggio ospite grazie ad una velenosa conclusione di sinistro - deviata da Mingazzini - che batte Tomasig. La reazione dell'AlbinoLeffe tarda ad arrivare. I seriani attaccano con poca lucidità, sprecando anche una punizione a due in area avversaria. Ma il pari arriva proprio allo scadere su calcio da fermo: Regonesi, all'ottavo minuto di recupero, batte un Narciso non impeccabile con un sinistro a giro. Nel finale espulso anche Serena, tecnico del Grosseto. 

ALBINOLEFFE

L'allenatore dell'AlbinoLeffe, Emiliano Mondonico: 'Era capitato di perdere all'ultimo contro il Sassuolo, oggi la sorte ci ha sorriso. Ogni tanto gira bene anche a noi: ora faremo una bella Pasqua. Oggi avevamo di fronte il Grosseto, cioè la quarta squadra più in forma del ritorno. Era una partita difficilissima, ma il pari è un risultato giusto. Dobbiamo arrivare a quota 50, lo sapevamo. Questo è un segnale positivo, ma le battaglie non sono mai finite: noi cercheremo sempre di esserci. Il mio futuro? È domani mattina: si deve vivere alla giornata'.

GROSSETO

Il centrocampista del Grosseto, Gaetano Caridi: 'E' un pari che fa male, perché arrivato al 98'. Ora c'è da guardare avanti, alla prossima partita. Cos'è mancato? Dovevamo gestire meglio la partita e sfruttare al meglio le ripartenze. Il nostro obiettivo rimane comunque quello di sempre, cioè la salvezza, traguardo da raggiungere alla svelta. A livello agonistico dobbiamo metterci qualcosa in più per uscire da questo momento. Sabato arriverà una Triestina con l'acqua alla gola, ma non non faremo la parte della vittima sacrificale'