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Albertini: "Ibrahimovic si è preso le sue responsabilità. Fonseca? Ho delle perplessità. Stiamo aspettando Leao da un pezzo"
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IL DERBY - "Il derby vale tre punti come tutti gli altri incontri, ma, inutile nasconderlo, ha un valore speciale. Io l’ho giocato in quattro città diverse (anche a Roma, Madrid e Barcellona, ndr), ma per me il vero derby è quello di Milano. Sono cresciuto nel Milan, da tifoso rossonero, e sfidare l’Inter ha sempre avuto un fascino particolare".
FAVORITA - "L'Inter. Senza dubbio. Hanno la consapevolezza che in loro è cresciuta nel tempo grazie al lavoro e alla conoscenza reciproca. L’Inter dà un’impressione di grande coesione che non deriva solo dalla tattica e dal valore tecnico, ma anche dal feeling che c’è nello spogliatoio".
IL MILAN - "I risultati sono lo specchio di quello che si è visto in campo: non c’è stato un incontro che meritavamo di vincere e non abbiamo vinto. Derby della svolta? I tifosi lo aspettano con preoccupazione alla luce di quello che si è visto finora, mentre per i calciatori di Fonseca è un’opportunità per dimostrare il loro valore, per invertire la tendenza!.
LAUTARO - "Lautaro, bloccato e sottotono finora, mi preoccupa: vorrà riscattarsi contro il Milan per far “ripartire” la sua stagione".
LEAO - "Magari Leao, che stiamo aspettando da un pezzo a livello di continuità. Le sue qualità nessuno le mette in dubbio, ma il suo rendimento è troppo altalenante. Speriamo che il derby sia una partita da “up” e non da “down”. Non gli chiediamo di caricarsi la squadra sulle spalle o di essere il leader, ma di fare la differenza".
FONSECA - "Per raccogliere i frutti del lavoro di un tecnico che attua un calcio così diverso da quello del suo predecessore, ci vuole tempo. Io però vedendo lo spirito in campo dei calciatori, ho delle perplessità. Speriamo che le cose cambino nel derby".
IBRAHIMOVIC - "Ora abbiamo compreso il suo ruolo. Si è preso le sue responsabilità e con la sua personalità può incidere anche fuori dal campo".