Albania, Sylvinho: "Giocare contro l'Italia? Menomale che non c'è più Mancini..."
L'ANALISI - "Al sorteggio ho pensato: 'Menomale che non c’è più Mancini in panchina... (ride, ndr). Giocarci contro sarebbe stato strano. Per noi sarà comunque durissima: da brasiliano l’Italia mi ha fatto piangere nel 1982 con Paolo Rossi. Ma la amo tanto. Da Mancini (cui ha fatto da secondo al club nerazzurro, ndr) ho ricevuto tanto, lui è un gestore strepitoso, conosce i calciatori, ha personalità, leadership, tranquillità. Io spero di avergli dato qualcosa".
LA SUA MANO - "Le mie squadre si riconoscono dall’organizzazione: è fondamentale soprattutto se c’è poco tempo per lavorare, come in una Nazionale. Gruppo duro? Non l’abbiamo presa male, vogliamo confrontarci coi migliori. Siamo una Nazionale giovane, alla seconda partecipazione dopo quella del 2016 con Gianni De Biasi. Siamo cresciuti molto e dobbiamo imparare tanto: vogliamo sfruttare con responsabilità questo momento. Siamo carichi. Giusto che l'Italia sia favorita, ma il calcio è pazzesco: può succedere di tutto".