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    De Biasi a CM: 'L'Italia non mi manca. Ecco i segreti della mia Albania'

    De Biasi a CM: 'L'Italia non mi manca. Ecco i segreti della mia Albania'

    Gianni De Biasi è l'uomo del momento: l'allenatore veneto, commissario tecnico alla guida dell'Albania, nazionale al numero 67 del ranking Fifa, è andato a vincere in Portogallo, contro la nazionale del giocatore più forte del mondo, quel Cristiano Ronaldo che, seppur assente, conferisce nobiltà alle maglie con le quali gioca. I lusitani, al numero 11 del ranking Fifa, non sono riusciti a reagire al vantaggio di Balaj, imbrigliati alla perfezione dalla macchina tattica dell'ex allenatore di Torino, Levante e Udinese. Calciomercato.com lo ha intervistato in esclusiva, chiedendogli della sua esperienza sulla panchina albanese e di un eventuale ritorno in Italia.

    Mister, cosa si prova dopo una vittoria così importante? Qual è stata la reazione dell'ambiente?
    Sicuramente c'è una grande euforia, per una Nazionale come l'Albania andare a vincere in casa del Portogallo, numero 11 del ranking Fifa, non è solo motivo di orgoglio, è un'impresa storica. Ciò che mi lascia più contento tuttavia non è la vittoria in sè, quanto il fatto che il risultato è stato ottenuto attraverso il lavoro, che ti da sempre quel qualcosa in più. Sono felice per i ragazzi, non ci dimenticheremo di questa partita tanto facilmente.

    C'è già qualche giocatore o talento che si sente di consigliarci per la Serie A italiana, a parte i già conosciuti Berisha, Cana, Basha e Hysaj?
    Visto il ruolo in cui mi trovo in questo momento mi tolgo dall'imbarazzo e mi riservo di mantenere la mia imparzialità, non voglio promuovere nè demoralizzare nessuno. Quello che posso dire è che la caratteristica fondamentale dei miei giocatori è la compattezza, l'unità di intenti e la coriaceità. Ora bisogna dimostrare che quello con il Portogallo non è stato solo un episodio, ci vuole continuità di rendimento. Dobbiamo migliorare soprattutto dal punto di vista del possesso palla.

    Qual è ora l'obiettivo suo e dell'Albania per Euro 2016?
    Una vittoria contro il Portogallo, come, se fosse arrivata, una sconfitta, non cambia nulla. L'obiettivo deve essere quello di cercare di fare bella figura, ci deve essere ora uno sprint in più da parte nostra nei prossimi match.

    Mister, non le manca l'Italia, dal punto di vista lavorativo?
    Dal punto di vista lavorativo non mi manca per niente, sto benissimo qui dove sono, conduco un'ottima vita e svolgo il  mio lavoro con passione. Certo, nel calcio non si può mai dire mai, quindi non escludo un futuro ritorno.

    Cosa ne pensa di tutti questi tecnici, come ad esempio lei o Ranieri, che hanno deciso di emigrare per trovare fortuna?
    Io sono convinto che i tecnici italiani cercano di cogliere le opportunità che si presentano. Certo, all'estero, sapendo da dove veniamo, c'è sicuramente più rispetto e più fiducia nel nostro lavoro.

    Ultima domanda: ha mai provato a convincere Januzaj a vestire la maglia della nazionale albanese?
    Ci ho provato, ma  non sono nemmeno mai riuscito a contattare telefonicamente il ragazzo. Purtroppo la cosa non è andata a buon fine.

    Alessandro Di Gioia
    @AleDigio89

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