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Al-Khelaifi tira fuori il PSG dal mercato di gennaio. Cosa può succedere sul fronte Skriniar
Intervistato da L'Equipe, il presidente del Paris Saint-Germain Nasser Al-Khelaifi risponde in maniera molto chiara alle domande su un mercato invernale ormai alle porte e sulle presunte necessità di rinforzare il club: "Non credo che ci muoveremo in entrata. Non abbiamo bisogno di nuovi calciatori, ma vogliamo consolidare il gruppo che abbiamo: penso che abbiamo trovato lo spirito di corpo di cui avevamo bisogno". Eppure la sessione estiva del calciomercato non ha portato in dote quel difensore centrale che l'allenatore Christophe Galtier aveva richiesto a gran voce e che nella sua idea avrebbe dovuto essere l'interista Milan Skriniar.
LA MINACCIA - "Non ci ha domandato nulla, perché comprende la situazione. Discutiamo assieme di tutto e io nutro grande rispetto per il nostro tecnico per i suoi valori umani e professionali", prova a chiosare Al-Khelaifi, costretto ad agosto a tirarsi indietro di fronte alle richieste dell'Inter che, per lasciar partire il suo centrale non si è mai smossa da un valutazione di almeno 60 milioni di euro, nonostante la scadenza del contratto fissata a giugno 2023. Nella fase più dura e serrata della trattativa, il numero uno del PSG arrivò quasi a "minacciare" l'Inter di trovare gli argomenti necessari per strappare Skriniar a costo zero il prossimo giugno, un'eventualità che, alla luce dei recenti sviluppi, non è assolutamente da escludere.
STALLO PERICOLOSO - Come riportato da calciomercato.com, le contrattazioni tra il club nerazzurro e l'entourage del giocatore per prolungare l'attuale accordo proseguono ormai da diverse settimane e non hanno ancora portato ad uno sbocco, nonostante le ripetute previsioni ottimistiche dispendate dall'ad Beppe Marotta. Anzi, proprio su queste pagine abbiamo recentemente raccontato come l'affare stia attraversando una fase di stallo che inevitabilmente lascia spazio ad ogni tipo di scenario. L'accordo economico tra parte fissa e bonus non è ancora stato individuato ma l'Inter ha chiarito soprattutto che non ci saranno ulteriori rilanci rispetto all'ultima offerta che porterebbe lo slovacco a guadagnare quanto i vari Lautaro Martinez e Brozovic, oltre a ricevere la fascia di capitano. La palla resta nelle mani del giocatore, con l'ombra del Paris Saint-Germain che rimane minacciosa in vista dei prossimi mesi.
LA MINACCIA - "Non ci ha domandato nulla, perché comprende la situazione. Discutiamo assieme di tutto e io nutro grande rispetto per il nostro tecnico per i suoi valori umani e professionali", prova a chiosare Al-Khelaifi, costretto ad agosto a tirarsi indietro di fronte alle richieste dell'Inter che, per lasciar partire il suo centrale non si è mai smossa da un valutazione di almeno 60 milioni di euro, nonostante la scadenza del contratto fissata a giugno 2023. Nella fase più dura e serrata della trattativa, il numero uno del PSG arrivò quasi a "minacciare" l'Inter di trovare gli argomenti necessari per strappare Skriniar a costo zero il prossimo giugno, un'eventualità che, alla luce dei recenti sviluppi, non è assolutamente da escludere.
STALLO PERICOLOSO - Come riportato da calciomercato.com, le contrattazioni tra il club nerazzurro e l'entourage del giocatore per prolungare l'attuale accordo proseguono ormai da diverse settimane e non hanno ancora portato ad uno sbocco, nonostante le ripetute previsioni ottimistiche dispendate dall'ad Beppe Marotta. Anzi, proprio su queste pagine abbiamo recentemente raccontato come l'affare stia attraversando una fase di stallo che inevitabilmente lascia spazio ad ogni tipo di scenario. L'accordo economico tra parte fissa e bonus non è ancora stato individuato ma l'Inter ha chiarito soprattutto che non ci saranno ulteriori rilanci rispetto all'ultima offerta che porterebbe lo slovacco a guadagnare quanto i vari Lautaro Martinez e Brozovic, oltre a ricevere la fascia di capitano. La palla resta nelle mani del giocatore, con l'ombra del Paris Saint-Germain che rimane minacciosa in vista dei prossimi mesi.