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Al Genoa basta Piatek, guerriero del gol. Il Frosinone ha già un piede e mezzo nella fossa
Non fosse stato per la discutibile decisione del semi-esordiente arbitro Juan Lucas Sacchi (terza direzione di gara in serie A) di concedere un calcio di rigore alla squadra laziale, la partita sarebbe andata in archivio dopo 45'. Sacchi ha punito un contrasto aereo in area, piede contro piede, fra Perica e Spolli (secondo me era un fallo per gioco pericoloso) e Ciano dal dischetto ha castigato Radu, confermato tra i pali a spese di Marchetti. Abisso, al Var, ha confortato la decisione di Sacchi e il Frosinone ha finalmente segnato il primo gol stagionale in serie A. L’ultimo risaliva a Dionisi, al Milan, la bellezza di 882 giorni fa. Per poco allo scadere del tempo un destro silurante di Cibsah non aveva prodotto il 2-2, il pallone si era schiantato alla base del palo. Bizzarrie del calcio. Il Genoa era in controllo della gara e francamente sembrava difficile che la squadra di Longo potesse riacchiappare il risultato.
All’inizio il Genoa aveva affrontato al piccolo trotto un Frosinone costretto a vincere per salvare allenatore e classifica. Sfuriatina iniziale dei ciociari facilmente contenuta dal Genoa, che Ballardini aveva schierato col consueto 3-4-1-2, con Sandro in cabina di regia, l’altro brasiliano, Romulo allargato sulla fascia destra e il finto tridente Pandev-Kouamè-Piatek confermato dopo il buon esito del match infrasettimanale contro il Chievo, domato per 2-0. Il Vecchio Balordo, lo definiva il maestro Brera, sembrava un grosso gatto intorpidito dal sole che si accontentava di fare le fusa e di qualche estemporaneo ron ron (un destraccio alto di Romulo finito altissimo). Senza disturbarsi a mordicchiare il topolino Frosinone, troppo fragile per creargli guai. Oddio, già al 6’ Zampano aveva chiamato alla parata di Radu con un bel destro dai venti metri e sette minuti più tardi Campbell, schierato nel tridente con Ciano e Perica, aveva nuovamente disturbato il portiere genoano con un velenoso diagonale corretto in corner. Iniziative estemporanee, il forcing ciociaro si era esaurito in un amen e il pallino del gioco era finito in mani genoane. Nell’ultimo quarto d’ora il match si era finalmente accesso, con la doppietta di Piatek e il gol dal dischetto di Ciano. Eventi che lasciavano presagire un secondo tempo meno soporifero del primo.
Nella ripresa infatti la trama del match è cambiata. Longo ha sostituito il marmoreo Perica con l’aitante e mobile Ciofani e il Frosinone, disperato, ha tentato il tutto per tutto, riversandosi a pieno organico nella metà campo rossoblù. Il Grifone si è rinserrato per lascia passare la buriana, confusa ma martellante, della squadra gialloblu. In un frangente il Genoa ha rischiato di subire il gol del pareggio (destro di Cibsah parato da Radu, molto attento). Oppure di segnare il 3-1, con Kouamè, che in una delle sue galoppate selvagge ha lasciato sui tacchi Goldaniga e ha concluso con un diagonale che ha mandato il pallone a colpire i due pali della porta di Sportiello. Un minuto dopo è stato Cibsah a indirizzare il pallone verso la rete genoana e Sandro in acrobazia lo ha ricacciato quasi dalla linea di porta. A proposito, il brasiliano seppure a corto di condizione fisica è stato prezioso, la sua sagacia tattica ha dato equilibrio alla squadra e tempi giusti alla manovra. Finalmente il Genoa ha trovato il suo direttore d’orchestra.
Nell’ultimo scampolo di partita i due allenatori hanno rimescolato le carte dando fondo a tutte le risorse del magazzino (ovvero della panchina). Longo ha inserito Soddimo per Campbell (fumoso come un sigaro cubano), Ballardini ha risposto inserendo Zukanovic per l’incorporeo Lazovic. In successione sono saliti sul palcoscenico dello Stirpe anche Pereira per Pandev (e il Genoa è passato al prudente e canonico 3-5-2), Mazzitelli per Sandro, Vloet per Capuano (e Il Frosinone si è convertito al 4-3-3). Il finale ha regalato qualche sussulto, ma senza alterare l’inerzia del match. L’ultima chance per la testa di Salamon che ha spedito il pallone appena oltre il “sette” della porta di Radu. Giusto così. E beato chi ha Piatek, il re dei bomber.
IL TABELLINO
Frosinone-Genoa 1-2 (primo tempo 1-2)
Marcatori: 32' p.t. 35' p.t Piatek (G), 41' p.t Ciano rig. (F)
Assist: 32' p.t. 35' p.t. Kouame (G)
Frosinone (3-4-1-2): Sportiello; Goldaniga, Salamon, Capuano (30' s.t. Vloet); Zampano, Chibsah, Hallfredsson, Molinaro; Ciano; Perica (1' s.t Ciofani), Campbell (16' s.t. Soddimo). All. Longo.
Genoa (3-4-1-2): Radu; Biraschi, Spolli, Criscito; Caldeira, Cordeiro (29' s.t. Mazzitelli), Hiljemark, Lazovic (17' s.t. Zukanovic); Pandev (22' s.t. Pereira); Kouame, Piatek. All. Ballardini.
Arbitro: Sacchi di Macerata.
Ammoniti: 19' p.t. Goldaniga (F), 11' s.t. Hallfredsson (F), 15' s.t. Campbell (F), 24' s.t. Cordeiro (G), 38' s.t. Mazzitelli (G).