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  • Al Camp Nou ci va una Juve europea: comunque vada, Allegri ha già vinto

    Al Camp Nou ci va una Juve europea: comunque vada, Allegri ha già vinto

    • Gianluca Minchiotti
    Per la Juventus non sarà facile uscire indenne dal Camp Nou, contro il Barcellona specialista in remuntade. E se la Juve dovesse farcela, per arrivare a vincere la Champions ci sarebbero ancora di mezzo squadre importanti, sulla carta più forti dei bianconeri (Real Madrid o Bayern Monaco), o sullo stesso livello (Atletico Madrid, in vantaggio sul Leicester dopo l'andata dei quarti), senza trascurare il Monaco (in vantaggio sul Dortmund dopo i primi 90'). 

    ALLEGRI HA GIA' VINTO - Ma al di là del risultato finale della campagna europea 2016-17, si può già dire che Massimiliano Allegri una vittoria l'abbia già ottenuta. In tre anni, l'allenatore livornese è riuscito a dare una dimensione europea alla Juve, nel gioco e nella mentalità. La finale di due anni fa, lo sfortunato ottavo della scorsa stagione contro il Bayern e i quarti di quest'anno contro il Barça sono solo la conseguenza sul campo, nei risultati, di un cambio avvenuto a livello mentale, nella squadra e in società. Un cambiamento per il quale l'impronta di Allegri è stata decisiva

    Dopo aver studiato alla scuola Milan, dove la Champions è tutto, Allegri si è dato il compito di rendere più internazionale la Juve, un club per il quale, storicamente, il primo obiettivo stagionale è quello di vincere in Italia, a volte anche a discapito dell'Europa (vi ricordate Conte col Sassuolo, a tre giorni dal ritorno col Benfica in Europa League?). Il refrain di Max in questi anni bianconeri è stato uno solo: bisogna alzare il livello tecnico della squadra, elemento indispensabile per fare la differenza in campo internazionale.  

    E' così che è nata la Juve a cinque stelle, con Pjanic e Khedira davanti alla difesa e il terzetto Dybala, Mandzukic, Cuadrado alle spalle di Higuain. Un modulo e un atteggiamento dal quale la Juventus, a prescindere dal nome dell'allenatore (Allegri o chi per esso), difficilmente potrà tornare indietro, se vorrà restare sullo stesso livello anche nelle prossime stagioni.

    LE LAUREE DI SACCHI E VIALLI - "I bianconeri, negli ultimi anni, hanno seminato moltissimo e adesso raccolgono meritatamente i frutti. Dietro un successo così convincente c'è tanto lavoro - ha detto Arrigo Sacchi dopo Juventus-Barcellna 3-0 -. Credo che Allegri abbia fatto un autentico capolavoro, mettendo in campo quella formazione, con giocatori molto offensivi, dando un chiaro segnale sia alla sua squadra sia agli avversari". E sentite Gianluca Vialli: "La Juventus oggi è di gran lunga la squadra più forte d’Europa. E nettamente anche. Non c’è altra squadra che ha la solidità della Juventus e la sua continuità mi ricorda l’Italia del 2006, con una difesa insuperabile. La Juventus, inoltre, ha un attacco in grado di far gol in qualsiasi momento e un centrocampo di livello internazionale. Alla Juventus sono andate male troppe finali ed è arrivato l’anno che dopo 6 Scudetti di fila deve arrivare la Champions”.

    In ogni caso, comunque vada a finire la Champions, le parole di chi ha cambiato il calcio moderno e di chi ha sollevato, da capitano, l'ultima Champions vinta dalla Juve, sono già una laurea per Allegri, così come la prima posizione della sua squadra nel ranking Uefa. 

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