Akkanyak, il Leverkusen e la Germania hanno scoperto 'il nuovo Gundogan'
Programmazione, capacità di integrazione tra ragazzi di culture e origini etniche differenti e la scelta di puntare sul talento abbinandolo alla forza fisica che fa parte del proprio DNA. Non fa più notizia celebrare i successi del calcio tedesco anche con le proprie nazionali giovanili e anche l'Europeo Under 17 che si sta disputando in Azerbaigian non fa eccezione. La squadra allenata da Meikel Schonweitz, vicecampione in carica, si è qualificata ai quarti di finale da prima del suo girone grazie al netto 4-0 nell'ultima partita ai "cugini" dell'Austria.
TURCO DI GERMANIA - Una dimostrazione di forza impressionante dopo un avvio di torneo stentato, col pareggio per 2-2 con l'Ucraina e la vittoria per 3-1 sulla Bosnia nonostante un avvio choc di partita con l'autorete di Baak. Ma la musica è cambiata proprio in quel match, che ha segnato il ritorno dopo un turno di squalifica del capitano Atakan Akkaynak (2 gol in altrettante partite), centrocampista centrale classe 1999 di proprietà del Bayer Leverkusen. Nato a Troisdorf, Alta Renania (nei pressi di Colonia), è figlio di immigrati turchi ma ha scelto di indossare la maglia della Germania perchè è a questo Paese che deve la sua formazione calcistica ed è qui che può aspirare a diventare un calciatore importante, tanto da aver già attirato le attenzioni del Barcellona.
TRA VIDAL E GUNDOGAN - Destro naturale, un playmaker dal grande senso tattico, deciso nei contrasti ma in possesso anche di una notevole visione di gioco e di una capacità di inserimento che gli consente di disimpegnarsi con altrettanta efficacia da mezzala: "Mi considero un classico numero sei e otto, posso controllare bene la gara e ho un forte tiro con il piede destro che mi consente di segnare da lontano; un aspetto che ho imparato abbastanza bene, so effettuare buoni passaggi, fare le diagonali e ribaltare velocemente l’azione". Giocando con la maglia del Bayer Leverkusen, l'accostamento ad un certo Arturo Vidal, esploso con le Aspirine, è stato abbastanza automatico. Per caratteristiche atletiche e duttilità tattica il suo profilo può ricordare anche quello di un altro calciatore turco nato e cresciuto in Germania come Gundogan, vecchio pallino di mercato della Juventus con un piede verso il Manchester City.
TURCO DI GERMANIA - Una dimostrazione di forza impressionante dopo un avvio di torneo stentato, col pareggio per 2-2 con l'Ucraina e la vittoria per 3-1 sulla Bosnia nonostante un avvio choc di partita con l'autorete di Baak. Ma la musica è cambiata proprio in quel match, che ha segnato il ritorno dopo un turno di squalifica del capitano Atakan Akkaynak (2 gol in altrettante partite), centrocampista centrale classe 1999 di proprietà del Bayer Leverkusen. Nato a Troisdorf, Alta Renania (nei pressi di Colonia), è figlio di immigrati turchi ma ha scelto di indossare la maglia della Germania perchè è a questo Paese che deve la sua formazione calcistica ed è qui che può aspirare a diventare un calciatore importante, tanto da aver già attirato le attenzioni del Barcellona.
TRA VIDAL E GUNDOGAN - Destro naturale, un playmaker dal grande senso tattico, deciso nei contrasti ma in possesso anche di una notevole visione di gioco e di una capacità di inserimento che gli consente di disimpegnarsi con altrettanta efficacia da mezzala: "Mi considero un classico numero sei e otto, posso controllare bene la gara e ho un forte tiro con il piede destro che mi consente di segnare da lontano; un aspetto che ho imparato abbastanza bene, so effettuare buoni passaggi, fare le diagonali e ribaltare velocemente l’azione". Giocando con la maglia del Bayer Leverkusen, l'accostamento ad un certo Arturo Vidal, esploso con le Aspirine, è stato abbastanza automatico. Per caratteristiche atletiche e duttilità tattica il suo profilo può ricordare anche quello di un altro calciatore turco nato e cresciuto in Germania come Gundogan, vecchio pallino di mercato della Juventus con un piede verso il Manchester City.