Ajax, la squadra dei record: da Gravenberch ad Antony, è caccia ai suoi talenti
Quattro partite, quattro vittorie, dodici punti, quattordici gol fatti e due subiti. E' il bilancio in Champions League dell'Ajax, vero dominatore del girone C. La vittoria di ieri sera al Signal Iduna Park contro il Borussia Dortmund, griffata ancora una volta dal francese Sébastien Haller (sette centri in Europa in questa stagione) è stata solo una conferma, quella di Erik ten Hag è la squadra da battere, non solo in Olanda. Equilibrata, concreta, talentuosa, efficace, questo Ajax è il risultato di un ottimo lavoro sul campo e dietro la scrivania. Buona parte del merito è di chi c'è al timone: ten Hag è stato capace di ricostruire dopo l'exploit del 2019 e la perdita di pedine fondamentali (de Ligt, van de Beek, de Jong, Schone), valorizzando giovani del settore giovanile (Gravenberch e Timber su tutti) e dando tempo ai nuovi di inserirsi (Alvarez e Martinez), Overmars e van der Sar hanno speso bene sul mercato, sistemando il reparto offensivo con Haller e puntando su potenziali fuoriclasse. ANTONY MA NON SOLO - Tra questi Antony, esterno offensivo brasiliano prelevato dal San Paolo per 16 milioni di euro (il secondo acquisto più costoso della storia del club), vero valore aggiunto di questa stagione. Quattro gol e quattro assist, ma soprattutto l'impressione di essere sempre un pericolo. Mezz'Europa ha messo gli occhi su di lui e i suoi 'fratelli', tra questi c'è Gravenberch, obiettivo di mercato della Juve. Tutto però è rimandato a fine stagione: perché quella con le tre X è una bottega cara, perché questa squadra ha ancora voglia di stupire. I 51 gol segnati e 4 subiti tra campionato ed Eredivisie sono solo l'inizio.