AFP via Getty Images
Ajax, ecco Kudus: ad Amsterdam c'è una nuova stella. E il Mondiale in Qatar lo aspetta...
GHANA, POI DANIMARCA - Un passo indietro. Kudus nasce il 2 agosto del 2000 ad Accra, in Ghana. Un provino alla “Right to dream Academy”, centro sportivo che coltiva talenti nel suo Paese, cambia tutto. Corre, dribbla, segna e si aprono le porte dell'Europa. Lo notano i danesi del Nordsjaelland e vola in Superligaen. Segna 14 reti e realizza 3 assist in 57 partite. Quanto basta per catalizzare le attenzioni degli osservatori dell'Ajax, che ne intuiscono potenzialità e prospettive. Non ci pensano due volte e mettono sul piatto 9 milioni: "Vieni da noi".
"NO RUSH" - Sui social ha lanciato il suo hashtag: #kudusdream. Tradotto, il sogno di Kudus, quello di scalare vette nel mondo del pallone. Mohammed ci crede e arriva in Olanda nel 2020, con l'etichetta del talento da sgrezzare e il peso di un costo già importante per un ventenne. Le spalle larghe lo aiutano a reggere la pressione. Almeno all'inizio, la sorte non è però dalla sua parte. Esordisce in Champions contro il Liverpool, ma un infortunio al menisco nei pochi minuti contro i Reds compromette la stagione. Torna a disposizione dei Lancieri all'inizio del 2021, ma serve tempo per recuperare la condizione e mette insieme solo 8 presenze da titolare e due gol nella stagione che regala l'ennesimo titolo all'Ajax, in quel momento guidato da ten Hag. Pochi sorrisi ed altre complicazioni nell'annata successiva, dove mette insieme 20 partite (solo 4 da titolare).
SVOLTA - Con il cambio in panchina e il nuovo tecnico Alfred Schreuder, arriva la svolta. Il mercato estivo, con i saluti di Antony e Haller, dà l’altra spinta. Dalla mediana all'attacco, da mezzala a centravanti: Kudus osserva i compagni e si trasforma, incanalando il suo talento sempre più verso l'area avversaria. "Figlio della luce", scrive nella sua bio su Instagram. E in campo, illumina. Come in occasione del gol siglato nell'ultima sfida di Champions con il Liverpool (persa 2-1 in Inghilterra), creando imprevedibilità in accelerazione. Quasi a dire "Rieccomi" all'Europa e riallacciando quel filo spezzato due anni fa. I numeri sono dalla sua parte: 6 gol e un assist in 9 partite finora. Dai palleggi in Ghana alla Champions League, senza fretta. Con il Mondiale in Qatar sullo sfondo, da raggiungere una sportellata dopo l’altra. L'Ajax sorride e lucida il suo diamante.