Aic, Calcagno:| 'Polemica fatta da Galliani'
Il vice presidente dell'Assocalciatori, Umberto Calcagno è intervenuto in esclusiva a Radio Sportiva sulla polemica sulla tassa di solidarietà e sulla minaccia di sciopero dei calciatori.
CONTRIBUTO DI SOLIDARIETA´ - "La polemica l'ha fatta Galliani, nessun calciatore ha mai detto niente su questa tassa. Ci sono società sovraesposte che non vogliono tener fede agli impegni presi, tutto qua. Non è una questione sindacale, ma di pattuizioni individuali: ogni contratto può aver specificato solo il lordo, e allora spetta al calciatore, oppure aver pattuito al netto, e in quel caso l'onere può spettare alla società. Nessun calciatore ha detto "io non la voglio pagare", nessuno si sottrarrà a questo obbligo: ogni calciatore si siederà con la società per mettersi d'accordo, il sindacato non può incidere su singole situazioni. Le parole di Calderoli? Il ministro era forse mal informato, mi auguro che riveda le sue esternazioni. Questa diatriba se la sono fatta fra di loro, nessun calciatore ha mai manifestato la volontà di non pagare...".
SCIOPERO? - "L'accordo sancito da Beretta e Campana è stato disatteso, la situazione attuale è inverosimile: nel dicembre scorso lo sciopero fu scongiurato, se adesso vogliono rinegoziare ci troveremo di fronte a molte difficoltà. Non ho più cautele: sono rimasto basito dal loro comportamento, non so prevedere se il campionato inizierà o meno". La Huelva? La situazione spagnola è simile alla nostra. Anche nel loro caso ci sono patti disattesi dalla controparte, ci aspettavamo lo sciopero alla prima di Liga. Ma anche in Italia siamo a forte rischio per la prima giornata".