Adesso comanda l'Uruguay. La terra di frontiera del Palermo torna il Sud America. L'apripista fu Cavani, il caposaldo oggi è Hernandez, la novità Lores, a cui va ad aggiungersi un nuovo arrivato. Matias Aguirregaray è già sbarcato a Palermo, giusto il tempo delle visite mediche e poi via per il primo allenamento. Zamparini ha già annunciato la firma del sudamericano, ma ci sono da sistemare gli ultimi dettagli anche relativi al conseguimento dello status di comunitario. Pratiche che dovrebbero definirsi nel giro di una settimana. Ventidue anni, esterno destro dalle molteplici applicazioni: terzino, centrocampista e all'occorrenza anche giocatore offensivo. Nato in Brasile, ma di passaporto uruguaiano, è figlio di Oscar Aguirregaray, ex difensore dell'Uruguay vincitore di due Coppa America nell'1987 e nel 1995. Cresce nelle giovanili del Penarol, club nel quel debutta in prima squadra a 18 anni. Nella sua prima stagione gioca 27 partite realizzando una sola rete. Dopo tre stagioni nel Penarol, l'anno scorso, si trasferisce in Spagna al Terrassa, squadra di Tercera Divison.

Strano percorso per un giocatore che può vantare una buona trafila con l'Uruguay Under 20 con cui ha giocato al Sudamericano nel 2009 da titolare. Un'esperienza ripetuta lo stesso anno anche a Mondiale di categoria, dove però ha collezionato soltanto due presenze. Chi lo ha visto giocare lo descrive dotato di un buon dribbling e bravo nei cross. Aguirreray, nonostante la giovane età, quest'anno era finito nel mirino di squadre di prima fascia come l'Inter. I nerazzurri l'avevano opzionato come sostituto di Maicon nel caso in cui il brasiliano fosse andato via. Poi la società ha preferito virare su Jonathan. Per molti addetti ai lavori Aguirregaray, per le sue doti di spinta sulla fascia, ricorda molto Maicon, è chiaro che sarà il campo a dimostrarlo. Sarà per i suoi natali brasiliani che si scomodano paragoni così ingombranti, sarà perché realmente nelle sue giocate abbina potenza e qualità. Di sicuro Aguirregaray ha attirato su di sé molte attenzioni, non solo quelle dell'Inter, ma anche quelle di Udinese e Lazio.

(La Gazzetta dello Sport - Edizione Sicilia)