AFP/Getty Images
Agnelli chiama Cristiano Ronaldo: cosa si sono detti e il 'mea culpa' per la Juve
CONVINCIMENTO AGNELLI - Andrea Agnelli ha capito benissimo quanto CR7 adori sentirsi al centro dell'attenzione. Vuole essere considerato ancora idolo, stella, fuoriclasse irrinunciabile, vincente e non un campione decadente con la clausola che si abbassa in 48 ore da 1 miliardo a 100 milioni. Alla Juventus sarà proprio così: una tifoseria, una città, un Paese ai piedi di Cristiano. Così Agnelli ha fatto breccia nei pensieri di Ronaldo, da giorni disposto a dire sì alla Juventus e entusiasta di ribadirlo anche personalmente al presidente. Insomma, CR7 aspetta la Juve e vuole vestire bianconero; ma non basta ancora per arrivare alle firme. Mentre la Juve a sua volta aspetta Florentino Perez in queste ore per chiudere l'operazione.
IL MEA CULPA - Agnelli infatti si è mosso anche personalmente con Ronaldo tramite Jorge Mendes dopo aver fatto realizzare uno studio preciso sui costi dell'affare, ritenuti sostenibili sia per il cartellino (tra i 100 e i 120 milioni di euro), sia per l'ingaggio (30 milioni netti all'anno fino al 2022). La Juve è pronta a entrare in azione e stringere da un momento all'altro; Florentino Perez però pretende prima che Cristiano si assuma tutte le responsabilità, annunciando al madridismo e al mondo intero di esser stato lui a voler lasciare il Real. Un 'mea culpa' planetario ritenuto necessario; in più, il presidente sta valutando se cedere immediatamente Ronaldo dando l'ok alla Juventus oppure prendere prima il suo sostituto e congelare momentaneamente l'operazione. Ad oggi, dipende tutto da Perez che ancora non ha dato formalmente alcun via libera o neanche il sì ad abbassare la clausola a 100 milioni. Ci vuole pazienza, Marotta e Paratici aspettano, Agnelli è già sceso in campo. La Juve non sta più nella pelle: vuole regalarsi CR7.