Ag. Satriano: 'Lo vogliono in Inghilterra e Italia, la prossima settimana sarò a Milano per parlarne con l'Inter'
La prima stagione in Italia è stata come ve l’aspettavate?
“La prima stagione la definirei ottima. In Primavera si è misurato con un gruppo competitivo e l’Inter gli ha dato la possibilità di allenarsi in prima squadra con un grandissimo allenatore come Antonio Conte. Ha segnato tanti gol e ne ha generati altrettanti, direi che per lui è stata una stagione positiva”.
Dopo il naturale adattamento, è cresciuto sotto tanti punti di vista.
“Sì, adesso è in grado di giocare in tutti i ruoli dell’attacco, Conte lo ha aiutato molto, ha imparato a muoversi in tutte le zone del campo per creare spazi e opportunità ai compagni”.
A 20 anni non deve essere semplice trasferirsi da Montevideo a Milano, come si è adattato alla nuova realtà?
“È un ragazzo molto tranquillo, non esce troppo. È legato alle cose semplici, vive con la sua fidanzata e amano trascorrere il tempo con i loro cani, portandoli in giro. Gli piace osservare e studiare il calcio, cerca di imparare anche guardando tante partite alla tv. Dell’Italia ama il clima e il cibo. Come è naturale che sia, gli manca un po’ la famiglia, ma a Milano sta molto bene”.
Poteva finire al Cagliari…
“È vero, stavamo parlando con loro, Martín gli piaceva tanto e la trattativa era in piedi. Poi però è arrivata l’Inter e quando abbiamo capito che avremmo potuto giocare per una delle squadre più importanti d’Europa non abbiamo avuto dubbi. L’Inter è una grande occasione”.
Quali sono le ambizioni di Satriano, qual è il sogno che rincorre?
“Vuole esordire tra i professionisti il prima possibile e sogna di rappresentare la sua nazionale ai Mondiali. Lavora duro per farsi trovare pronto e realizzare i suoi sogni”.
Immagino che pianificherete presto il suo futuro.
“La prossima settimana sarò a Milano per parlare con i dirigenti dell’Inter”.
C’è già qualche squadra di B che pare molto interessata.
“Ci sono diverse offerte, qualche club in B ma anche molti dall’Inghilterra. Esamineremo le opzioni migliori ma adesso dobbiamo concentrarci sul campionato Primavera. Poi decideremo il futuro e sarà importante andare in club che potrà garantirgli tanti minuti in campo. È quella l’unica cosa che conta e che ci interessa realmente, per il resto, prestito, cessione definitiva, Serie A o B, non è importante. L’importante è andare a giocare con continuità per completare il suo processo di crescita”.