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    Ag. Montolivo: 'Rinnovo una formalità'

    Ag. Montolivo: 'Rinnovo una formalità'

    Capitano di un Milan in difficoltà, Riccardo Montolivo non vuole mollare. Il numero 18 rossonero sta vivendo gli anni più difficili della recente storia rossonera, proprio per questo motivo vuole continuare in rossonero. Con il contratto in scadenza a giugno, è pronto il rinnovo. Lo rivela il suo agente Giovanni Branchini ai microfoni di SportItalia: "Vive la crisi del Milan come gli altri, ma è sereno. Viene da un'esperienza come Firenze, sa che ci sono anche momenti duri. Il rinnovo? Per noi è una formalità, è quello che ci risulta. Non è la cosa che ci preoccupa di più; chi è nel Milan, ha altre priorità. Raddrizzare una stagione che ha molte più ombre che luci. La logica dice che il rinnovo di Riccardo sarà triennale ma non siamo ai dettagli; al di là degli umori di una piazza, nervosa e spazientita, e ne ha il diritto, il rendimento di Riccardo è sempre stato buono e con la società l'intesa è sempre stata totale. Non per trovare giustificazioni, ma servirebbe equilibrio: ha avuto un grave infortunio, mentre c'è tanta superficialità nei giudizi. Al Milan servirebbe anche un po' di fortuna, nonostante prestazioni deludenti".

    CAPITOLO POLI - "Non mi risulta che Poli sia in partenza; non abbiamo ricevuto segnali e nessuna proposta incisiva. La ritengo un'ipotesi remota. Biabiany? C'è sempre stata chiarezza da parte del club, dunque nessuna possibilità perché non ci sono state aperture. Non si è mai creata questa ipotesi: diversi sondaggi ma nulla di più".

    PANDEV VIA - "Ci sono chance di partire. Il Genoa ha scoperto di aver bisogno di una punta centrale e Pandev non lo è mai stato. C'è un problema tattico da risolvere, spero si trovi una soluzione. Ad oggi nessuno ci ha proposto ed imposto un trasferimento, ma non c'è modo di non collaborare. Adesso sarebbe solo una chiacchiera aggiungere una destinazione al suo futuro".

    BERNARDESCHI E HIGUAIN AL BAYERN - "Sono due giocatori al di sopra di ogni sospetto: quando chiedi giocatori così, rischi poco. Determinati investimenti vanno fatti nell'ambito di una strategia. Prendere giocatori per fare la collezione di nani, non serve e costa. Devono essere funzionali: se hai Lewandowski, non senti la necessità di prendere Higuain. E se hai Robben, Douglas Costa, Ribery e Coman, magari non hai l'esigenza di prendere Bernardeschi. I bilanci vengono appesantiti dai giocatori che non giocano. Ancelotti? Il Bayern Monaco ha ottenuto i suoi risultati per la sua politica diversa. E' un club forte che non si fa schiavizzare da nessun tecnico. Non lo ha fatto con Guardiola, non lo farà con Ancelotti. C'è una linea, ci sono delle coordinate da rispettare confrontando gusti ed esigenze del settore tecnico".

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