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    Affare Correa, il Milan può giocare la carta della rivendita

    Affare Correa, il Milan può giocare la carta della rivendita

    Il Milan non ha mollato Angel Correa e, al contrario aspetta paziente che le carte sul tavolo si muovano in modo da poter presentare un vero e concreto rilancio all'Atletico Madrid. Non sarà semplice, le tessere del puzzle sono complicate da gestire e coinvolgono diversi club, ma la società rossonera ha aperto ad una formula che potrebbe abbassare la parte fissa da garantire ai Colchoneros: la percentuale sulla rivendita.

    LA RIVENDITA - Il Milan compra e non prende giocatori in prestito. La strategia di Maldini, Boban e Massara è chiara e guarda al futuro. Giocatori giovani, contratti lunghi e la voglia di valorizzare talenti propri in modo da poterli eventualmente rivendere, con profitto, in futuro e sistemare i bilanci. Per Correa non è semplice accontentare la richiesta da 55 milioni fatta dall'Atletico, ma il club rossonero, secondo la Gazzetta dello Sport, ha già prospettato un piccolo rilancio. Nuova offerta a 42 milioni complessivi (38+4 di bonus) a cui aggiungere il 30% della futura rivendita del cartellino di Correa. Una mossa che riavvicina i club, anche se ancora distante dall'essere quella definitiva.

    PRIMA LE CESSIONI - Prima però serve vendere e anche questo leitmotiv di casa Milan dovrà essere rispettato per chiudere l'ultimo colpo. Laxalt potrebbe essere la prima chiave per smuovere le acque, ma è André Silva il perno su cui tutto ruota. Il Portoghese potrebbe partire anche in prestito (con diritto o obbligo condizionate) anche se sta titubando su tutte le proposte ricevute fra cui l'ultima dello Sporting Lisbona. Se non uscirà l'ex Porto sarà difficile accontentare in tutto e per tutto l'Atletico, anch'esso alla ricerca del sostituto di Correa e che sta guardando in Italia aspettando che l'Udinese abbassi le richieste per Rodrigo De Paul.

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