Affaire Giroud: una volta in mutande, chiede perdono su Twitter VIDEO
Negare e sempre negare, anche davanti all'evidenza! E' ciò che ha fatto Olivier Giroud finché ha potuto, ma poi, allo spuntare della foto in mutande che lo ha inchiodato, ha dovuto arrendersi agli eventi e confessare il tradimento. Fase successiva ed obbligatoria: la ricerca spasmodica del perdono. Perdono che nell'era dei social non avviene più tra le intime mura domestiche o tra quelle sacre dello spogliatoio, ma ovviamente tramite Twitter!
Per chi non lo sapesse, l'atto incriminato è stato l'aver invitato nella camera d'albergo che ospitava i Gunners Celia Kay, e probabilmente non a prendere un tè, vista l'ora tarda in cui si è presentata la modella e soprattutto l'immagine in déshabillé dell'attaccante dell'Arsenal, scattata e poi pubblicata (per avere la prova schiacciante che potesse dimostrare il bollente incontro?) dalla stessa ospite. Ed ecco le accorate scuse: "Mi scuso con mia moglie, la mia famiglia, i miei amici e il mio allenatore, dirigenti, compagni e tifosi dell' Arsenal. L'unica cosa di cui mi importa ora è lottare per ottenere il loro perdono", scrive un contrito Olivier, che comunque, nonostante ciò, continua a precisare di non aver commesso alcun adulterio. Ad ognuno le debite conclusioni!
Per chi non lo sapesse, l'atto incriminato è stato l'aver invitato nella camera d'albergo che ospitava i Gunners Celia Kay, e probabilmente non a prendere un tè, vista l'ora tarda in cui si è presentata la modella e soprattutto l'immagine in déshabillé dell'attaccante dell'Arsenal, scattata e poi pubblicata (per avere la prova schiacciante che potesse dimostrare il bollente incontro?) dalla stessa ospite. Ed ecco le accorate scuse: "Mi scuso con mia moglie, la mia famiglia, i miei amici e il mio allenatore, dirigenti, compagni e tifosi dell' Arsenal. L'unica cosa di cui mi importa ora è lottare per ottenere il loro perdono", scrive un contrito Olivier, che comunque, nonostante ciò, continua a precisare di non aver commesso alcun adulterio. Ad ognuno le debite conclusioni!