Adriano, sogno di una notte di fine estate: 20 anni fa la punizione da urlo al Real Madrid
C'era anche Seedorf, su quel pallone. La partita, in una cornice da 80mila spettatori, in quell'impianto storico che è il Bernabeu, era sull'1-1: Hierro aveva risposto a Bobo Vieri. Tutto sembrava indirizzare la sfida in un mite duello afoso dal dischetto. Tutto e tutti. Tranne uno. Un brasiliano arrivato da poco nell'affare che portò Vampeta al Flamengo: Adriano, per l'appunto. Che aveva 6 minuti per lasciare il segno. E lo lasciò, lo lasciò...
178 chilometri orari. Questa la velocità del pallone uscito dal piede di Adriano, che corse in panchina ad abbracciare i suoi compagni, che in quel momento altri non erano che i giovani nerazzurri aggregati alla squadra dell'Hombre Vertical, Hector Cuper. Infatti, il primo che incontrò nel suo tragitto sul prato di Madrid fu Luca Perfetti, terzino/centrale della Primavera campione di tutto, che poi andrà alla Pro Patria per scrivere la sua personale storia. Un bagliore estivo, che Materazzi ha 'rischiato' di cancellare perché voleva calciarla lui quella punizione. "Lascia tirare il ragazzo" disse Seedorf, in una delle sue giocate più belle con la maglia dell'Inter. Il resto della storia: un rammarico per quello che poteva essere, abbinato alla bellezza di ciò che è stato. E tutto, ma proprio tutto, è partita da lì. Da quella notte del Bernabeu, in cui iniziò il mito di Adriano.