Adriano non ci sta 'Tutti i giocatori bevono alcolici'
Cacciato dal Corinthians e fermo per almeno i prossimi 4 mesi dopo l'ennesima operazione al tallone d'Achille, Adriano continua a sognare in grande: il Flamengo, per cominciare, ma anche la nazionale verdeoro. Lo ha rivelato lo stesso giocatore in un'intervista esclusiva andata in onda ieri sera nella trasmissione 'Fantasticò di Tv Globo. L'Imperatore ha cominciato parlando del suo recente addio al Corinthians e ha confermato di non accettare il licenziamento per giusta causa deciso nei suoi confronti dal club paulista, contro cui ha già avviato un processo di risarcimento danni. L'ex attaccante di Inter, Parma e Roma non ha negato di aver mancato a vari obblighi professionali con la squadra (67 casi di indisciplina, secondo i dirigenti del 'Timaò, la maggior parte dei quali assenze a sedute di fisioterapia), ma ha sottolineato di «aver sempre avvisato in anticipo che non sarei venuto». Adriano ha poi affermato che, a causa del suo comportamento, è stato «messo in castigo» dal Corinthians e che, in alcune occasioni, si è sentito «anche un pò umiliato». Circa la sua predilezione per la vita notturna e l'alcol, l'Imperatore ha ammesso: «Mi piace bere quando sono insieme agli amici, ma tutti i giocatori bevono: questo - ha sottolineato - non è un mistero per nessuno». Poi l'ex attaccante di Roma e Inter ha parlato del futuro e della richiesta avanzata dalla madre di appendere le scarpe al chiodo. «Ho 30 anni - ha detto l'attaccante - se mi fermo adesso un giorno magari mi pentirò di averlo fatto». Per questo, ha rivelato due obiettivi principali: tornare a giocare per il Flamengo e, soprattutto, vestire di nuovo la maglia della 'Selecaò, magari in occasione del Mondiale in casa. «È il mio sogno - ha concluso - e lo inseguirò fino all'ultimo».