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    Adriano: "Il derby è emozione pura. L'Inter può rivincere in Italia e provarci in Champions, ma il Milan è pericoloso"

    Adriano: "Il derby è emozione pura. L'Inter può rivincere in Italia e provarci in Champions, ma il Milan è pericoloso"

    L'ex centravanti brasiliano dell'Inter, Adriano Leite Ribeiro o più semplicemente Adriano l'Imperatore, ha concesso una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport per presentare il derby contro il Milan

    L'INTER E LA VOGLIA DI "SCENDERE IN CAMPO" - "Lo ammetto, non riesco a vedere tutte le partite. Mi capita di guardarne qualcuna con i miei amici e ho sempre un po’ di ansia: mi sale quasi la voglia di scendere in campo. L’Inter è in una fase storica molto positiva, ha raggiunto un grande livello da tempo. Non si è fermata neanche dopo aver vinto, anzi ha la capacità di rivincere in Italia. E di provarci anche in Champions".

    IL DERBY - "San Siro pieno, l’attesa, la battaglia in campo: questa è una partita semplicemente incredibile. Magica. E pure imprevedibile perché, lo sapete, può sempre succedere di tutto. L’ultimo derby che ho vissuto dal vivo era nell’aprile 2022, lo stadio aveva finalmente riaperto ai tifosi dopo la pandemia. È stato là che ho capito quanto sia forte questa nuova generazione di interisti, da Barella a Bastoni: hanno tantissima grinta, voglia di vincere. E poi c’è un allenatore ispirato che li guida".

    LAUTARO - "Su Lautaro non c’è bisogno di commentare troppo: è un centravanti “illuminato”. Ma tutti gli attaccanti sanno colpire, a partire da Thuram: l’Inter davanti fa Il derby non è una partita, è una emozione".

    INZAGHI - "Inzaghi, che forza. Da Barella a Bastoni, questa generazione ha tanta voglia male, Inzaghi ha creato una squadra potente ed efficace".

    IL DERBY DEL CUORE - "Semplice, il 3-2 del dicembre 2005: lo ricorderanno tutti i tifosi. Stavo davvero bene, avevo una grande intesa con Martins. Ricordo tutto, il rigore segnato, la punizione da cui è nato il gol di Oba-Oba e poi il colpo di testa della vittoria alla fine. Eravamo arrabbiati perché aveva pareggiato il Milan, poi Veron va a battere l’angolo e... il resto lo sapete. Mentre lo racconto, ho i brividi, quasi risento l’urlo di San Siro".

    AMORE NERAZZURRO - "L’Inter mi ha “consacrato” Imperatore. Non è abbastanza? (se la ride, ndr) Sono sempre stato trattato come un figlio da tutti, sia dal club che dalla gente. A Milano ho lasciato ricordi dolorosi, ma anche tanti belli, anzi meravigliosi. Posso solo dire una cosa: io l’Inter la adoro, la adorerò sempre. E la tifo, contro il Milan e contro tutte le altre squadre".

    CHI VINCE - "Nonostante tutti dicano che noi siamo favoriti, non bisogna mollare. Potrà pure essere in difficoltà, però il Milan è pericoloso. Ma l’Inter è sempre... l’Inter».

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